Malaria, polemica sui titoli di Libero e Tempo: “Razzismo”

Le prime pagine di Libero e Il Tempo.
Le prime pagine di Libero e Il Tempo.

ROMA. – E’ polemica sui titoli di apertura di Libero e de Il Tempo dedicati alla bambina morta di malaria nell’ospedale di Trento. Il quotidiano diretto da Vittorio Feltri e Pietro Senaldi titola: “Dopo la miseria portano malattie”, con il catenaccio: “Immigrati affetti da morbi letali diffondono infezioni…”. Il quotidiano romano titola invece: “Ecco la malaria degli immigrati”. Tante critiche sui social network e non solo, ma anche interventi in difesa come quello di Matteo Salvini.

“I titoli di prima pagina di Libero e de Il Tempo sulla tragica morte per malaria della bimba trentina rievocano certa “caccia all’untore” di manzoniana memoria e non fanno certo onore alla nostra professione di giornalisti”, sottolineano in una nota congiunta l’Ordine dei Giornalisti e la Federazione Nazionale della Stampa.

“Il ricorso a titoli sensazionalistici e privi di riscontri oggettivi nei confronti di persone straniere – proseguono -, oltre a minare la credibilità dell’informazione, viola il testo unico dei doveri del giornalisti, in particolare in materia di diffusione di notizie sanitarie, ingenerando nell’opinione pubblica timori infondati”.

Le associazioni Articolo 21, A mano disarmata, Progetto diritti, la Rete Nobavaglio e Amnesty International Italia hanno, inoltre, dato mandato ai loro legali di studiare la possibile presentazione di un esposto-denuncia alla magistratura contro i due quotidiani per incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali, nonché per procurato allarme.

Sono tante le voci di protesta anche su Facebook, che accusano le testate di razzismo e contestano le tesi sulla trasmissione del morbo da loro sostenute. “Sono contro le censure e le denunce, la mia libertà è la loro – scrive ad esempio il direttore del TgLa7 Enrico Mentana -, ma i titoli di stamattina di Libero e del Tempo sono lontanissimi dalla verità, e incitano i lettori a brutti pensieri”.

“E’ un titolo crudo ma estremamente fattuale – si difende Pietro Senaldi, direttore di Libero -. I ragazzi del Burkina Faso erano malati, la malaria l’hanno portata loro. La zanzara ha punto il migrante e poi la bambina. E’ una cosa consequenziale”. “Libero non l’ho letto – aggiunge il leader della Lega Nord, Matteo Salvini -. Ma, in generale, è innegabile che un certo tipo di malattie è legato al fenomeno migratorio. Non lo dice la Lega ma la giunta di Trento, e su questo c’è da riflettere”.

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