Brasile: la Procura incrimina Temer per la seconda volta

Brasile: l'ex presidente Michel Temer
Brasile: l'ex presidente Michel Temer
Brasile: la Procura incrimina Temer per la seconda volta

RIO DE JANEIRO. – Seconda incriminazione nei confronti del presidente brasiliano, Michel Temer, nell’ambito dell’inchiesta Lava Jato sui fondi neri Petrobras, la Mani Pulite locale: l’ha formalizzata in serata il procuratore generale, Rodrigo Janot. Stavolta il capo di Stato è accusato di associazione a delinquere e ostruzione alle indagini.

La denuncia si basa principalmente sulle cosiddette ‘delazioni premiate’ (confessioni in cambio di uno sconto di pena) di dirigenti del colosso alimentare, Jbs, e dell’affarista, Lucio Funaro, considerato l’esecutore materiale di un presunto schema di tangenti interno al partito di Temer, Pmdb.

Oltre al presidente della Repubblica, sono accusati di associazione a delinquere anche gli ex deputati Eduardo Cunha, Rodrigo Rocha Loures ed Henrique Alves, l’ex ministro Geddel Vieira Lima e gli attuali ministri Eliseu Padilha e Moreira Franco. Tutti insieme avrebbero ricevuto 587 milioni di reais in mazzette (oltre 170 milioni di euro).

Secondo gli inquirenti, Temer non solo aveva potere di decisione all’interno del gruppo criminale, ma avrebbe anche ricevuto “vantaggi indebiti” milionari provenienti da imprese come Odebrecht e J&F. Tra i denunciati, ma solo per ostruzione alle indagini, figurano inoltre i manager di JBS, Joesley Batista e Ricardo Saud, divenuti collaboratori di giustizia.

Temer era già stato incriminato per corruzione passiva lo scorso giugno, ma è stato prosciolto dalle accuse due mesi dopo dalla Camera dei deputati in sessione plenaria. Anche per queste ulteriori accuse avanzate da Janot sarà la Camera a decidere se far proseguire o meno il processo contro il capo di Stato alla Corte suprema.

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