L’accusa di Brownfield: “Venezuela vicino ad essere un narcostato”

William Brownfield accusa il Venezuela di essere sull'orlo di trasformarsi in narcostato
William Brownfield accusa il Venezuela di essere sull'orlo di trasformarsi in narcostato
William Brownfield accusa il Venezuela di essere sull'orlo di trasformarsi in narcostato
William Brownfield accusa il Venezuela di essere sull’orlo di trasformarsi in narcostato

 

WASHINGTON – L’accusa è assai grave. Lo è soprattutto per le sue implicazioni. Il Venezuela è sul punto di trasformarsi in un “narco-Stato”. Lo ha detto l’Ambasciatore Willian Brownfield, Sottosegretario Aggiunto per la Sicurezza e la Lotta contro il Traffico di Droga degli Stati Uniti. Nel corso di una conferenza stampa telefonica ha sostenuto che, al rispetto, ormai si nutrono pochi dubbi. A suo avviso, si hanno prove irrefutabili che implicano importanti membri del governo del presidente della Repubblica, Nicolás Maduro. Questi sarebbero coinvolti in attività illegali di traffico di psicofarmaci.

Brownfield, durante la conferenza stampa, ha fatto un bilancio dei suoi 38 anni di carriera. E ha colto l’occasione per spiegare che le attività illegali potrebbero provocare altre sanzioni degli Stati Uniti. Queste potrebbero essere orientate contro il Paese o, più semplicemente, contro esponenti del governo.

L’accusa e il suo significato

Brownfield è stato Ambasciatore degli Stati Uniti in Venezuela, dall’agosto del 2004 al luglio del 2007. Conosce quindi bene il Paese, la sua realtà economica e quella politica. Ma conosce molto bene anche la realtà latinoamericana, specialmente quella dei “paesi andini”. Prima della missione diplomatica in Venezuela, infatti, è stato Ambasciatore in Cile (2002-2004) e, poi, in Colombia (2007-2010).

– Narco-Stato – ha spiegato il diplomatico nordamericano –ha per me un significato particolare. Vuol dire che il suo Governo è formato, o dominato, da rappresentanti dell’industria della droga. Droga illegale, ovviamente. Questa è la mia definizione di “narco-Stato”. E credo che oggi il Venezuela ci si avvicini molto.

Il diplomatico, forse ritenendo l’accusa assai pesante, ha tenuto a precisare che si tratta di un’opinione personale.

– Probabilmente, ed è questa una mia considerazione – ha commentato –, forse non si può più definire “narco-Stato”. Forse il Governo non è più dominato dall’industria della droga illegale. Ma, anche così, è evidente che continua ad avere legami con questa.

Ha quindi precisato:

– In realtà non voglio definire il Venezuela e il suo governo col termine di “Narco-Stato” senza averne prima la certezza.

E ha ritenuto sia opportuno dare vita a un dibattito attorno al tema.

L’esperto diplomatico, che vanta un’esperienza di quasi quattro decadi nell’amministrazione pubblica, ha commentato favorevolmente i provvedimenti presi dal presidente Trump.
– Se dovessi speculare – ha sostenuto – direi che ne sono possibili altri in futuro.

Considera che l’industria della droga ha legami con il governo del presidente Maduro. Forse in futuro altri provvedimenti contro funzionari del governo.

 

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