Scontri al corteo anti G7, fermati due manifestanti

La polizia carica i manifestanti al G7 di Torino. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO
La polizia carica i manifestanti al G7 di Torino. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

 

TORINO. – Il lavoro inaugura alla Reggia di Venaria l’ultimo G7 della Innovation Week Italian e anima la protesta contro il summit. “Il vostro lavoro solo sfruttamento e povertà” è lo slogan dei manifestanti, che a Torino hanno dato vita a cortei e presidi nelle stesse ore in cui i rappresentanti dei sette Paesi più sviluppati al mondo si sono incontrati nella Galleria Grande della residenza sabauda.

Qualche manganellata, due manifestanti fermati e l’università occupata il bilancio dell’onda anti-G7 che domani promette di raggiungere la stessa Venaria. “Reset G7” è la parola d’ordine di studenti, precari e disoccupati, ma anche di anarchici, centri sociali e No Tav riuniti di buonora, in centro città, dopo le prime avvisaglie della notte precedente con lanci di uova contro la Cisl e la Fondazione Agnelli e la chiusura simbolica di un supermercato.

“Della vostra zona rossa non me ne frega niente”, “Voi nelle regge, noi nelle piazze”, “Torino è la mia città, voi ministri che ci state a fà?” alcuni dei cartelli esposti dai manifestanti, con slogan contro il ministro Poletti. Gli scontri in corso Vittorio, all’angolo con via Carlo Alberto, con il primo tentativo di raggiungere piazza Carlina e l’albergo che ospita le delegazioni internazionali.

La polizia in assetto antisommossa ha effettuato una carica di alleggerimento e fermato un giovanissimo. Il secondo è stato bloccato poco dopo in via Della Rocca. Portati via dalla forze dell’ordine, e accompagnati negli uffici della questura, la posizione di entrambi è ora al vaglio degli inquirenti. Tensioni anche in via Plana, un’altra delle vie che portano al centro storico, quando il corteo ha deviato su piazza Vittorio per poi raggiungere i corridoi di Palazzo Nuovo, la sede delle facoltà umanistiche dell’università occupata e trasformata nella “base per le prossime iniziative di protesta”.

In serata nuovi cortei: quello dei comitati per il diritto alla casa, in zona Barriera di Milano, e quello principale riformatosi a Palazzo Nuovo. Piazza Carlina, l’hotel dei ‘potenti’, è ancora una volta l’obiettivo dei manifestanti, che per alcuni minuti bloccano il ponte della Gran Madre tra le proteste degli automobilisti. Uno cerca di superarlo e finisce per colpire alcune persone, senza però conseguenze. In via Montebello alcuni cassonetti dell’immondizia finiscono in mezzo alla strada, uno viene incendiato.

E domani la protesta raddoppia, per una “giornata di lotta” che avrà il proprio clou nel grande corteo “durante il quale speriamo di festeggiare – annunciano – la cacciata dei nuovi nobili dal loro palazzo”. Dopo il presidio della mattina al mercato delle Vallette, un corteo è annunciato in largo Toscana, da dove la protesta anti-G7 vuole raggiungere la Reggia di Venaria, su cui da giorni vigilano le forze dell’ordine. Una “vetrina istituzionale – è l’accusa di Reset G7 – in cui i potenti della terra decideranno delle politiche che hanno portato all’impoverimento collettivo”.

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