Ritardo nel pagamento del debito pubblico, più di 3500 milioni di $ in scadenza

L'economista Paul Romer, dichiara che la Banca Mondiale avrebbe manipolato i dati per dare una classificazione negativa alla competitività imprenditoriale del Cile guidato da Michelle Bachelet.
L'economista Paul Romer, dichiara che la Banca Mondiale avrebbe manipolato i dati per dare una classificazione negativa alla competitività imprenditoriale del Cile guidato da Michelle Bachelet.
Stando a quanto sostiene Rendivalores, il governo dovrebbe affrontare nei mesi di ottobre e novembre il pagamento di pesanti quote del debito
Stando a quanto sostiene Rendivalores, il governo dovrebbe affrontare nei mesi di ottobre e novembre il pagamento di pesanti quote del debito

CARACAS. – Ritardo nel pagamento. Sarebbero ben 5 gli obblighi finanziari che si trovano in periodo di grazia. E a breve, il Venezuela dovrebbe sborsare più di 3,5miliardi di dollari.

Un pagamento che il governo dovrebbe affrontare nei mesi di ottobre e novembre secondo Rendivalores, una agenzia di brokeraggio finanziario.

Il debito accumulato dal governo venezuelano non accenna a diminuire. Dei 3,5 miliardi, 321 milioni corrispondono a cinque buoni venezuelani che mostrano ritardo nei loro coupons.

In periodo di grazia si trovano Elecar 2018, Pdvsa27, Pdvsa 37, Venz 19 e Venz 24.  Tutti dovrebbero essere stati pagati entro il 12 e 13 ottobre.

Mentre il 15 avrebbe dovuto pagare il Venz 27 per 185 milioni di $.

E seguendo il calendario di Rendivalores, per primi 10 giorni di dicembre, l’esecutivo dovrà sborsare 80 milioni per i coupons Venz 18 e Venz 20. Mentre a Gold Reserve, dovrà pagare 29,5 milioni.

Ma sembra che il governo stia facendo di tutto per raggirare il pagamento del debito e poter continuare con la spesa pubblica.

In questo senso l’economista Ronald Balza ha assicurato che il governo non è capace di affrontare gli impegni finanziari. Ma se deciderà di pagare il debito anziché impiegare l’introito del petrolio per importare i beni di prima necessità, sarà a discapito del benessere del popolo.

“È possibile che nel 2018 ci sia un impegno finanziario difficile da mantenere” ha detto Balza   e ha aggiunto: “se il governo riesce a pagare ci saranno tagli alle importazioni, il ché ci colloca in una situazione ancora peggiore.”

“Eccettuando quanto riceve dal petrolio, il governo non altre entrate.”

E Balza ha puntualizzato anche il fatto che non si sa nulla riguardo il budget del governo. E, inoltre, non si sa neppure niente sugli accordi di rifinanziamento ed impegni contratti con Cina e Russia.

La preoccupazione dilaga. Mantenere gli impegni che il governo ha contratto con l’estero, significa meno finanziamento per importare cibo e medicine.

Rifinanziare il debito e aprire un canale umanitario

E appunto su questo argomento Julio Borges ha insistito.  Borges ha allertato che il governo non ha soldi: né per pagare il debito di 3500 milioni di dollari che sta per scadere, né per importare beni di prima necessità per il popolo.

E perciò Borges chiede al governo di aprire un canale umanitario e rifinanziare il debito.

“La palla è dalla parte del governo. Deve dimostrare che la fame e le necessità del popolo gli importano.  Sono necessari due misure: aprire un canale umanitario perché entri il cibo e le medicine da tutti i paesi che vogliono aiutare. E in secondo luogo, deve rifinanziare il debito per trasformare l’economia.”

Borges ha dato la colpa la governo della precaria situazione economica del paese. Il Presidente dell’Assemblea crede che il governo ha dilapidato le risorse della nazione e distrutto la produzione di petrolio.

“Ora non sa come affrontare il debito.”

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