Cei, la Chiesa italiana scende in campo per il lavoro

 

 

ROMA. – La Chiesa italiana scende in campo per il lavoro, “un bisogno fondamentale per le persone e un problema reale del nostro Paese”. A parlare è monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e punto di riferimento della Conferenza Episcopale Italiana per le questioni del lavoro; è lui a presiedere il Comitato scientifico delle “Settimane sociali” dei cattolici italiani il cui prossimo appuntamento è in agenda a Cagliari, dal 26 al 29 ottobre.

“Il lavoro che vogliamo: libero, creativo, partecipativo e solidale” è il titolo dell’evento che sarà aperto dal messaggio di Papa Francesco, e dalla relazione del presidente dei vescovi italiani, il cardinale Gualtiero Bassetti, e che vedrà la partecipazione anche delle massime autorità, a partire dal premier Paolo Gentiloni.

Ma ci saranno anche il ministro per la Coesione e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti e quello del Lavoro Giuliano Poletti; il Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani e il mondo sindacale con il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan, per citare alcuni degli ospiti. Un migliaio i delegati che arriveranno dalle oltre duecento diocesi italiane con “un’attenzione particolare alla presenza dei giovani”, assicura monsignor Santoro.

Il documento per la discussione, già diffuso nelle settimane scorse, sembra una vera e propria piattaforma sindacale con indicazioni, proposte, richieste concrete. “Perché concreti sono i volti delle persone senza lavoro – dice monsignor Santoro -, concrete sono le storie di Paola Clemente e Giuseppina Spagnoletti, le braccianti morte nella mia terra e vittime del caporalato, concreto è lo sguardo del figlio del mio portiere che ogni mattina porta a spasso i cani perché è l’unica occupazione che ha trovato”.

Ripartire dunque dalle ‘best practice’ per “superare la logica della raccomandazione e del favore; ci vogliono percorsi legali per arrivare ad un lavoro vero e soprattutto un lavoro degno” dice Santoro spiegando che a Cagliari verranno evidenziate le criticità ma anche le storie positive del mondo del lavoro italiano.

“Presenteremo al Presidente del Consiglio e al Presidente del Parlamento Europeo quattro proposte nell’ambito della formazione, dei nuovi lavori, dei modelli di vita e del contesto europeo”, annuncia Sergio Gatti vicepresidente del Comitato Scientifico delle Settimane Sociali.

“Proposte profetiche ma anche immediatamente cantierabili”, aggiunge spiegando che nel corso dell’assise ci si confronterà anche sulla legge di bilancio che “dedica spazio e risorse al lavoro a ai giovani”. E proprio per parlare anche al grande pubblico di chi maggiormente vive sulla propria pelle il problema del lavoro e della precarietà, i giovani appunto, il convegno Cei sbarca su nuove piattaforme e parla nuovi linguaggi: approda sui social, apre una app e racconterà le storie attraverso immagini, fotografie e docufilm.

(di Manuela Tulli/ANSA)

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