Tajani sulla tomba di Craxi: “Un grande protagonista”

La tomba di Craxi
La tomba di Craxi

 

HAMMAMET. – E’ appena tramontato il sole sulla Medina di Hammamet quando il presidente dell’Europarlamento si raccoglie in un minuto di silenzio sulla tomba di Bettino Craxi nel piccolo cimitero cristiano della cittadina costiera tunisina.

Accanto a lui la figlia Stefania che, sapendolo a Tunisi per impegni istituzionali, lo ha invitato a venire ad Hammamet, luogo che – secondo lei – racchiude al contempo la tragedia umana e politica di uno statista che con le sue scelte ha segnato un pezzo importante della storia europea.

Sulla statura politica del leader socialista, Tajani non ha dubbi e lo definisce “un grande protagonista della vita politica italiana”: “Aveva una visione del ruolo dell’Italia nel mondo, delle relazioni con l’Europa e con l’Africa”. “Ricordarlo con una preghiera credo che sia un atto giusto da parte di chi non è mai stato un militante socialista: un riconoscimento che non viene da un’appartenenza ma un riconoscimento, il mio, oggettivo di chi lo ha conosciuto, seguito, quando era giornalista”, ha detto Tajani.

Il presidente del parlamento europeo è solo l’ultimo di una serie di rappresentanti del mondo politico italiano venuti a rendere omaggio alla figura di Craxi e che rendono sempre più maturi i tempi di una riabilitazione a livello storico e politico della figura di Bettino.

Soddisfatta Stefania Craxi che considera quella di Tajani una visita dall’alto valore simbolico. La sua presenza al cimitero cristiano di Hammamet, in questo lembo di terra sul mare che guarda all’Italia ed all’Europa, “credo rappresenti un giusto riconoscimento per un uomo che ha caratterizzato tutta la sua vita ed il suo impegno politico ed istituzionale in favore di un’Europa improntata ai valori di solidarietà, giustizia e libertà, protagonista di un Mediterraneo, culla della nostra civiltà, aperto e prospero, luogo di commerci, di scambi, di crescita e di sviluppo”, dice.

“Io credo che da questa visita possa tornare centrale quella lungimirante visione del Mediterraneo che Craxi esprimeva nei suoi discorsi”, afferma ancora la figlia sottolineando in particolare come la Tunisia, giovane democrazia, non debba essere lasciata da sola di fronte alle sfide che si trova a dover affrontare, che sono poi anche le nostre. Ovvero, terrorismo, migrazione e disoccupazione, problemi che se non risolti rappresenteranno un grosso ostacolo anche per l’Europa.

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