Renzi scende dal treno e vola a Chicago dall’amico Obama

Al summit fondazione dell'ex presidente
Al summit fondazione dell’ex presidente.

 

CHICAGO. – Era stato l’ultimo leader ad essere ricevuto – e con tutti gli onori del caso – alla Casa Bianca di Barack Obama, prima dell’addio di quest’ultimo dopo due mandati da presidente degli Sati Uniti. Ora Matteo Renzi, di fatto già in campagna elettorale, scende dal treno che lo sta portando in giro per l’Italia e si imbarca su un volo che lo porta a Chicago, dove ad aspettarlo c’è proprio il suo amico Barack. Un’amicizia nata nel tempo e che si conferma in questa occasione.

L’ex premier è stato infatti invitato alla mega-kermesse organizzata dalla Fondazione dell’ex presidente statunitense. Un summit che rappresenta di fatto la nuova discesa di Obama nel campo della politica, dopo dieci mesi passati in sordina, dietro le quinte, ad assistere impotente al nuovo corso targato Donald Trump. Col successore che sta facendo di tutto per smontare, pezzo per pezzo, la sua eredità.

Col summit di Chicago Obama ritorna, costretto anche da quel vuoto creatosi dopo la sconfitta di Hillary Clinton, da quella mancanza di leadership nel partito democratico che lascia presagire nuove future sconfitte. Ma la kermesse potrebbe essere anche il trampolino di lancio per l’ex first lady Michelle, che in molti vorrebbero vedere sfidare Trump nel 2020. Il parterre dell’evento è d’eccezione. Oltre a Renzi, che interverrà la mattina del primo novembre, ci sarà anche il principe Harry, molto vicino negli ultimi tempi agli Obama.

Ma la presenza a Chicago per Renzi sarà anche l’occasione per un paio di appuntamenti extra. Domani il segretario del Pd sarà al Fermi National Accelerator Laboratory, dove incontrerà la comunità dei ricercatori italiani del Fermilab. Saranno presenti diversi importanti esponenti della ricerca scientifico-tecnologica negli Usa, tra cui Francis Cordova, direttrice della National Science Foundation. Renzi sarà poi alla Northwestern University dove terrà un intervento sul futuro dell’Europa, uno dei cavalli di battaglia dell’ex premier in vista delle elezioni politiche.

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