Capodanno all’insegna dell’iperinflazione, 1300% la stima

Le stime di Ecoanalitica coincidono “grosso modo” con quelle del Fondo Monetario Internazionale e dell’Assemblea Nazionale.
Le stime di Ecoanalitica coincidono “grosso modo” con quelle del Fondo Monetario Internazionale e dell’Assemblea Nazionale.
La Commissione per le Finanze dell’An calcola che per fine anno l’inflazione avràraggiunto il 1300%.
La Commissione per le Finanze dell’An calcola che per fine anno l’inflazione avràraggiunto il 1300%.

 

Caracas. – Non ci sono dati disponibili sull’andamento dell’inflazione da parte del Banco Central del Venezuela. Ma da come stanno andando le cose, la Commissione per le Finanze dell’An calcola che per fine anno avrà raggiunto il 1300%.

Angel Alvarado, membro della commissione ha informato che l’inflazione è stata del 45,5% ad ottobre, cifra che aggiunta a quella accumulata da gennaio, arriva a 825,7%.

E 1300% per fine d’anno non è nulla. L’economista Natan Lederman prevede che il costo della vita possa spararsi a 12.000% nel 2018, cioè iperinflazione assicurata.

Sebbene la situazione sia grave, e il pronostico degli intenditori non sia per niente allettante, la Banca Centrale del Venezuela dovrebbe fornire le vere stime.  E forse, la situazione economica sarebbe percepita un po’ diversamente.

Ma la verità è che il silenzio del massimo ente bancario del paesecontribuisce a peggiorare la situazione. A questo riguardo, il Mud crede che la Banca Centrale del Venezuela abbia perso l’autonomia e segua le direttive dell’esecutivo.

A questo punto, l’opposizione stima  necessario allertare il popolo sulle conseguenze che l’iperinflazione porterà al paese.

L’inflazione mangia il reddito

E una conseguenza  è che il reddito medio viene annullato proprio dall’inflazione.

Gli aumenti decretati da Maduro non contribuiscono ad alleviare le sofferenze del comune cittadino. L’ultimo è stato del 30% dal primo di novembre.

Ma se si calcola che l’indice inflazionario di ottobre soltanto ha superato il 45%, si fa presto a capire a che cosa sia servito l’aumento.

Secondo Torino Capital, gli aumenti decretati da Maduro da gennaio hanno avuto un picco positivo a gennaio scorso ma sono rimasti indietro del 53,6%.

Maduro ha annunciato pochi giorni fa che lo stipendio minimo mensile è salito da136.543 bolívares a 177.507 bolívares. A questa cifra si aggiungono i buoni pasto che da   189.000 bolívares sono andati a 279.000 bolívares. Perciò il salario minimo da novembre è di 456.507 bs.

Secondo la banca d’affari, l’aumento copre la variazione mensile dei prezzi del 18,4%. Ma la vera variazione dei prezzi per agosto è stata del 28,4% e per settembre del 25,5%. Si fa presto a capire che l’incremento del salario serva a poco.

Anzi, è anche peggio. Il salario e l’andamento del caro vita vanno per strade diverse. Torino Capital azzarda l’ipotesi che i primi aumenti decretati da Maduro abbiano inciso sulla caduta dell’impiego formale e perciò contribuito all’aumento della disoccupazione.

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