Fi lavora sulle candidature, domani riunione della commissione

Centrodestra
Silvio Berlusconi apre al centro.
Centrodestra
Silvio Berlusconi apre al centro.

ROMA. – I sondaggi che attestano il centrodestra in vantaggio rispetto al resto dei partiti, impongono a Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni di mettere da parte, almeno ufficialmente, le divergenze e di lavorare all’unità della coalizione.

Le elezioni politiche rappresentano l’appuntamento più importante ma non sono l’unico ‘dossier’ sul tavolo dei tre leader. Parallelamente c’è da scegliere i candidati per la corsa alla presidenza di alcune regioni chiave come il Lazio e la Lombardia.

Se per il Pirellone appare scontata la ricandidatura di Roberto Maroni, la presidenza del Lazio desta maggiori problemi. E proprio per evitare di ripetere un nuovo caso Roma (il centrodestra si presentò diviso) si è deciso di procedere per step. Domani si riunirà per la prima volta la commissione elettorale di Forza Italia per esaminare le possibili candidature e poi si procederà all’incontro con gli emissari di Lega e Fratelli d’Italia.

La parola comune è condivisione: Non siamo disposti ad accettare diktat – è il ragionamento che fanno gli azzurri – sul Lazio altrimenti siamo pronti a mettere in discussione la corsa di Maroni in Lombardia. E se la scelta dei presidenti di Regione crea tensione tra i partiti, in casa degli azzurri ad accrescere ulteriormente la fibrillazione sono le notizie (smentite dalla segreteria del Cavaliere) di continui casting in corso ad Arcore per cerare volti nuovi da candidare alle prossime elezioni.

Nulla di deciso, si affrettano a precisare i consiglieri di Berlusconi, si tratta solo di riunioni che l’ex premier ha sempre fatto quando si avvicinavano le elezioni per cercare esponenti della società civile. E’ uno schema, ricordano da Arcore, che il Cavaliere segue dal’94. Già ma è bastato che la notizia trapelasse sui giornali per scatenare il panico tra gli azzurri, tutti prontamente rassicurati dal leader di Fi (pare li abbia chiamati uno ad uno) in merito alle ricandidature.

Il ‘file’ candidati seppur già presente sulla scrivania dell’ex premier diventerà centrale quando si aprirà la trattativa con gli alleati per la distribuzione dei collegi. Per ora quello che interessa a Berlusconi è mantenere alta l’attenzione su Forza Italia e di conseguenza la crescita nei sondaggi.

Spartiacque della campagna elettorale sarà la sentenza della corte di Strasburgo. La data per l’unica udienza è fissata per il 22 ma non è escluso che per la sentenza ci possano volere anche sei mesi. Certo, la speranza dell’ex premier è comunque di aver ragione in merito all’applicazione della Severino ma, se così non fosse Berlusconi, spiegano i suoi, non ha nessuna intenzione di fare passi indietro: Io sono comunque in campo e non mi faccio da parte, è il refrain che continua a ripetere.

(di Yasmin Inangiray/ANSA)

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