Da polmonite a salmonella, antibiotici sempre più deboli

 

 

ROMA. – Le armi a disposizione funzionano sempre meno e, di fatto, infezioni comuni come polmonite, gonorrea, tubercolosi e salmonella stanno diventando sempre più difficili da trattare, se non incurabili, a causa del diffondersi in tutto il mondo di super-batteri resistenti agli antibiotici. Un cattivo uso di questi farmaci, che sconfina spesso nell’abuso, nell’uomo come negli allevamenti di animali, e che rappresenta una minaccia per la salute pubblica.

A mobilitarsi per la Settimana mondiale della consapevolezza antibiotica sono le istituzioni di tutto il mondo, a partire dall’Organizzazione mondiale della sanità e il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc). Tanti gli eventi in tutto il mondo. Ben 148 gli appuntamenti organizzati in 50 paesi collegati alla manifestazione, che si celebra dal 13 al 19 novembre.

L’Oms ha deciso di adottare una nuova strategia e lavorare di concerto con la Fao e l’Organizzazione mondiale per la salute animale (Oie) per ricordare che la salute è una sola, ‘One health’, e che il problema di batteri resistenti agli antibiotici riguarda sia l’uomo che gli animali. Ognuno quindi deve fare la sua parte, dai medici ai governi, dai cittadini all’industria medica e il settore agricolo.

Va cambiato subito, rileva l’Oms, il modo in cui vengono prescritti e usati gli antibiotici. Infatti, se anche si riuscissero a sviluppare nuovi farmaci senza un cambiamento nelle abitudini, l’antibiotico-resistenza continuerebbe ad essere un problema. Di questo passo anche i trapianti d’organo, la chemioterapia e gli interventi chirurgici, come i parti con taglio cesareo, rischiano di diventare più pericolosi senza antibiotici efficaci per prevenire le infezioni.

Per veicolare i messaggi corretti sono stati predisposti una campagna sui social media, video e quiz online. A livello europeo si celebra il 18 novembre la Giornata di consapevolezza antibiotica, che sarà veicolata soprattutto sui social media con l’hashtag #KeepAntibioticsWorking. In Italia il ministero della Salute ha presentato il nuovo Piano nazionale di contrasto all’antimicrobico-resistenza 2017-2020, approvato con l’intesa di Governo e Regioni, riprendendo le indicazioni dell’Oms nell’ottica dell’approccio one health.

Sei le aree di intervento individuate: sorveglianza, prevenzione e controllo delle infezioni, uso corretto degli antibiotici, formazione, comunicazione e informazione, ricerca e innovazione.

(Adele Lapertosa/ANSA)

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