A Piacenza, dipendenti Amazon scioperano per bloccare black friday

Il Centro di Distribuzione Amazon di Castel San Giovanni (Piacenza),. ANSA/PIER PAOLO FERRERI
Il Centro di Distribuzione Amazon di Castel San Giovanni (Piacenza),. ANSA/PIER PAOLO FERRERI

 

 


BOLOGNA. – I lavoratori la chiamano ‘l’astronave’. Dal centro di Amazon Italia di Castel San Giovanni (Piacenza) passano, ogni giorno, libri, prodotti tecnologici e tutto quello che, quotidianamente, vende il colosso americano del commercio online. Un settore in crescita esponenziale che in questa settimana sta celebrando un momento ‘sacro’ per l’e-commerce, il black friday. Che, però, i lavoratori hanno deciso di far diventare nero soprattutto per l’azienda, proclamando uno sciopero in quello che dovrebbe essere il giorno di maggiori consegne.

Il black friday è una tradizione del commercio degli Stati Uniti: il giorno dopo il Ringraziamento (che è, appunto, giovedì) i negozi vengono presi d’assalto per i forti sconti che sono applicati dai commercianti prima di dare il via alle vendite natalizie. Tradizione che è migrata sul web e che Amazon ha esportato anche in Italia dove il giorno del Ringraziamento non esiste. Per tutta la settimana, infatti, sul portale si possono comprare moltissimi dei prodotti in vendita con forti sconti.

Amazon Italia è sbarcata nel nodo logistico piacentino una decina d’anni fa, con un centinaio di impiegati. Oggi, in un centro supertecnologico (come un’astronave, appunto) lavorano circa duemila contratti a tempo indeterminato e altrettanti ‘somministrati’ che vengono chiamati nei momenti di lavoro più intenso, come appunto il periodo compreso fra il black friday e Natale. I sindacati denunciano ritmi lavorativi che non conoscono discontinuità e richieste altissime di produttività.

Lo sciopero del black friday, proclamato da Cgil, Cisl, Uil e Ugl dal primo turno di venerdì fino a sabato mattina, non è stato però fatto per denunciare condizioni di lavoro indecorose. Amazon Italia – è in sostanza il ragionamento dei sindacati – ha ritmi di crescita impressionante che gli fanno fare un sacco di soldi: è ora che una parte di questi soldi tornino ai lavoratori, attraverso un premio di produttività (che non sia il bonus una tantum per il periodo natalizio proposto dall’azienda) e un livello di retribuzione che vada oltre il livello minimo previsto dal contratto nazionale.

L’obiettivo dei sindacati, quindi, è bloccare i corrieri che in questi giorni dovrebbero avere un surplus di lavoro visto che la strategia degli sconti pre-natalizi pare funzionare benissimo. “L’astronave tuttavia non si bloccherà completamente – dicono i sindacalisti piacentini – perché i lavoratori con contratto somministrato non parteciperanno allo sciopero, che riguarderà solo i dipendenti di Amazon”

(Di Leonardo Nesti/ANSA)

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