Germania paese di immigrati, seconda dopo gli Usa

BERLINO. – Se la Germania è da anni un paese multietnico, dove vivono oltre 10 milioni di stranieri, negli ultimi tre anni la presenza di coloro che richiedono la protezione internazionale è più che raddoppiato: basti pensare che tra il 2014 e il 2016 sono aumentati addirittura del 153%. Lo rivelano i dati dell’istituto federale di statistica del 2016 (Destatis). Nel 2014 erano solo 751mila, mentre alla fine del 2016 i richiedenti erano 1,6 milioni.

In numeri assoluti, le regioni dove vivono la maggioranza dei richiedenti protezione sono i Laender dell’ex Germania ovest. La ragione è che i richiedenti protezione sono distribuiti in base al rapporto tra Pil pro capite e densità di popolazione. Dunque i Laender più ricchi hanno avuto più rifugiati. La maggioranza assoluta dei migranti si trova in Nord-Reno Westfalia (429.000 persone, ovvero il 27% del totale).

Rispetto agli altri paesi europei, la Germania è passata in testa come primo paese di immigrazione fra i apesi Ocse, stando all’organizzazione. Il picco degli ingressi nel paese è stato raggiunto tra l’autunno del 2015 e i primi tre mesi del 2016, dopodiché la chiusura della cosiddetta rotta balcanica e poi l’accordo UE-Turchia, nel marzo dello stesso anno, hanno portato una drastica riduzione degli arrivi.

Secondo gli ultimi dati dell’ufficio federale per la migrazione e i rifugiati (Bamf) quest’anno i richiedenti asilo, un sottoinsieme dei richiedenti protezione internazionale, sono stati appena 187.226. Negli ultimi anni lo Stato tedesco ha compiuto uno sforzo organizzativo gigantesco per gestire sul piano burocratico un flusso di questa portata. E naturalmente non sono mancate le difficoltà.

Fino al 2015 l’intero procedimento di richiesta di protezione durava tra i 12 e i 18 mesi. Nel novembre del 2015 è stata introdotta una nuova normativa per velocizzare i procedimenti e introdurre un tempo limite di 6 mesi. Lo Stato ha investito e continua a investire nell’integrazione, basti pensare ai corsi di integrazione obbligatori per richiedenti asilo, che prevedono corsi di lingua di primo livello gratuiti e corsi di cultura tedesca.

(di Uski Audino/ANSA)

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