Migranti, nel 2017 solo 87mila stranieri: “Non è un’invasione”

L'arrivo della nave Aquarius di Sos Mediterranee con a bordo 604 migranti soccorsi in questi giorni nel Canale di Sicilia, tra i quali 240 minori, nel porto di Palemro, 13 ottobre 2017. ANSA/ IGOR PETYX

 

L’arrivo della nave Aquarius di Sos Mediterranee con a bordo 604 migranti soccorsi in questi giorni nel Canale di Sicilia, tra i quali 240 minori, nel porto di Palemro, 13 ottobre 2017. ANSA/ IGOR PETYX

MILANO. – L’Italia, nel 2017, ha visto un incremento della popolazione straniera pari all’1,5%. Un dato “modesto” secondo la Fondazione Ismu, che ha presentato il XXIII Rapporto annuale sulle Migrazioni, a Milano. Rispetto al 2016 sono 87 mila le persone straniere in più, di cui 56 mila irregolari. Su un totale di 5 milioni e 958 mila persone presenti nei nostri confini, 491 mila, pari all’8,2%, non è in possesso di un documento di soggiorno (erano 435 mila lo scorso anno).

Nonostante l’aumento sembri minimo, lo scenario cambia se si considerano le acquisizioni di cittadinanza, che nel 2016 hanno contato 202 mila ‘nuovi italiani’ (4 su 10 sono minori). L’aumento totale della popolazione “con un background da immigrati”, considerando sia i nuovi arrivi che i nuovi cittadini, è del 5%.

Sul fronte lavorativo la popolazione straniera rappresenta il 10,5% dell’occupazione complessiva; diminuiscono i disoccupati (437 mila nel 2016, contro i 456 mila dell’anno precedente) e in particolare la maggioranza delle donne risulta “inattiva” (72%). Per quanto riguarda la provenienza dei residenti, si conferma nel 2016 il primato dei romeni, che con 1 milione e 169 mila rappresentano il 23,2% del totale della popolazione straniera, seguiti da albanesi (8,9%) e marocchini (8,3%).

“La tendenza è di una sostanza stabilizzazione della popolazione straniera – ha spiegato a margine della presentazione Gian Carlo Blangiardo, responsabile statistiche di Fondazione Ismu – non perché manchino gli ingressi, ma perché ci sono anche uscite dal mondo ‘straniero’ attraverso l’acquisizione della cittadinanza italiana”.

“Non possiamo parlare di invasione perché la densità è simile a quella di altri Paesi europei” ha precisato Blangiardo, facendo notare “i rallentamenti degli arrivi degli ultimi mesi” che registrano, infatti, un calo di sbarchi: 181mila nel 2016, 117 mila nel 2017.

In aumento nell’ultimo triennio il numero dei minori non accompagnati sbarcati sulle nostre coste: sono 18.479 (a fronte dei 17 mila del 2016), la maggioranza sono maschi (93%) e sono in età adolescenziale (soltanto lo 0,6% ha un’età compresa tra 0-6 anni).

Rimangono stabili, invece, i numeri degli alunni stranieri che frequentano scuole italiane: aumentano di 643 ragazzi rispetto allo scorso anno e rappresentano il 9,2% degli studenti. La Lombardia è la regione con il maggior numero di studenti stranieri, con 204 mila ragazzi, seguita da Emilia Romagna e Veneto.

(di Giulia Costetti/ANSA)

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