Rifiuti: Governo, SOS emergenza Roma. E’ scontro con M5S

Rifiuti in una strada di Roma.
Rifiuti in una strada di Roma.
Rifiuti in una strada di Roma.

 

 

ROMA. – Il Governo scende in campo sul terreno scivoloso dei rifiuti romani. Dopo giorni di polemiche incrociate tra Pd e M5S sulla destinazione di parte dell’immondizia e sullo stato della città, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti lancia l’allarme: “Roma non può permettersi un’emergenza rifiuti come quella che si sta prefigurando ancora una volta. La mia disponibilità a cercare una soluzione non è mai mancata, ma se il ragionamento di partenza è dare un colore politico ai rifiuti, si rischia grosso”.

Il Campidoglio nel frattempo passa al contrattacco per voce della responsabile all’Ambiente Pinuccia Montanari: “Noi a differenza di Renzi e del Pd non facciamo campagna elettorale. C’è il sospetto che qualcuno voglia speculare, politicamente ed economicamente, sulle spalle dei cittadini e proponga tariffe fuori mercato”.

Sembra sfumare, intanto, l’ipotesi dell’invio di parte del pattume della Città Eterna in Emilia Romagna (il M5S alla guida della Capitale ha lamentato costi troppo alti) e l’Abruzzo – che insieme alla Toscana è la prima scelta di Roma – non ancora scioglie la riserva. A valutare la questione, con approfondimenti, sarà un tavolo ad hoc.

Intanto il sottosegretario alla presidenza della giunta, con delega all’Ambiente, Mario Mazzocca sottolinea: “L’Abruzzo già dal 2015 opera in soccorso di Roma, con un accordo di programma stipulato con la Regione Lazio per trattare 180 tonnellate al giorno nell’impianto Aciam di Aielli (L’Aquila)”. Ora in ballo c’è una richiesta inoltrata prima di Natale dalla Regione per trattarne circa 100 tonnellate al giorno.

Il Campidoglio a 5 Stelle, invece, chiama in causa la Regione a guida dem: “Il piano regionale del Lazio non è stato ancora aggiornato. Roma raccoglie i rifiuti e prova a conferirli nelle poche strutture della Regione, insufficienti. Quindi, ci auguriamo che l’Abruzzo dia il via libera – dice Montanari -. Si tratta di una richiesta presentata da Ama alla Regione Lazio lo scorso 22 ottobre ma che Zingaretti ha sbloccato soltanto dopo un mese per un ‘mancato funzionamento del sistema informatico’”.

Non si fa attendere la replica, a tono, dall’amministrazione Zingaretti: “Il piano è fermo a causa delle mancate risposte di Roma, che dovevano arrivare entro il 30 settembre 2017. Falso e insopportabile essere accusati di inerzia quando, proprio grazie alla nostra azione mediatrice, Roma Capitale ha esportato in Abruzzo, in tre anni, oltre 100.000 tonnellate di rifiuti”.

Mentre la querelle tra pentastellati e democratici strabocca anche in Abruzzo, il ministro Galletti affonda: “Se da una parte vedo tanta solidarietà istituzionale da alcune Regioni, penso innanzitutto all’Emilia Romagna come anche all’Abruzzo, dall’altra devo segnalare logiche che nulla hanno a che vedere con la gravità e l’urgenza del problema”.

“Raggi e Zingaretti litigano e Roma rimane sepolta dai rifiuti”, tuona da FdI il portavoce regionale Marco Marsilio. SOS anche dai sindacati, con il segretario della Fp Cgil locale che mette nero su bianco: “La Capitale è costantemente ad un passo dall’emergenza. L’opzione emiliana sarebbe servita a svuotare nell’immediato i Tmb sovraccarichi e a garantire una via d’uscita in caso di crisi”.

(di Paola Lo Mele/ANSA)

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