Lactalis, i consumatori preparano una mega causa

 

 

ROMA. – Sono 83 i Paesi in cui è stato ritirato il latte in polvere di Lactalis, responsabile di diversi casi di salmonella, con oltre 12 milioni di confezioni tolte dal commercio: lo ha riferito l’amministratore delegato della compagnia francese, Emmanuel Besnier, rompendo il silenzio su questo caso. In un’intervista al settimanale “Le Journal du Dimanche”, Besnier ha promesso di risarcire “tutte le famiglie che hanno subito danni” e ha ammesso che le possibili conseguenze su bambini sotto i sei mesi di età sono “motivo di grande preoccupazione” per il suo gruppo.

Nelle ultime settimane c’erano state polemiche per il mancato ritiro del prodotto da parte della Lactalis, che controlla anche l’italiana Parmalat, anche se finora non si ha notizia che prodotti a rischio siano stati distribuiti in Italia. “Ci sono lamentele, ci sarà un’indagine”, ha spiegato Besnier, “collaboreremo con la giustizia dando tutti gli elementi che ci verranno chiesti. Non abbiamo mai pensato di agire diversamente”.

Due casi di contagio da salmonella erano stati registrati, il 12 gennaio scorso, in Spagna e in Grecia, dopo aver bevuto il latte in polvere Lactalis. Si tratta dei primi casi registrati fuori dalla Francia, che ha visto 35 bambini contagiati dal batterio. A dicembre la magistratura francese aveva aperto un’inchiesta preliminare sulla contaminazione da salmonella, aprendo la strada a possibili incriminazioni per lesioni colpose, attentato alla salute e omissioni relativamente ai ritardi nel richiamo del prodotto dalla rete di distribuzione.

Dopo l’incontro di venerdì scorso tra Besnier e il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, il gruppo Lactalis ha ordinato il ritiro di tutte le partite di latte per l’infanzia prodotte nel suo stabilimento di Craon, nella Francia occidentale, già coinvolto in casi di di salmonella nel 2005. Intanto, però, molte associazioni consumatori si preparano una mega-causa contro Lactalis e le ricadute di questo caso sono ancora tutte da verificare.

L’ad del colosso francese, terzo gruppo mondiale per i latticini che controlla 100 marchi ed è presente in 138 Paesi, ha assicurato che quel latte in polvere non sarà più distribuito e che tutte le confezioni in circolazione sono in corso di ritiro dai punti vendita. I distributori sanno che “tutto va tolto dagli scaffali”, ha detto.

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