Accordo in Usa, finito lo shutdown. “Ma ora i dreamer”

Capitol Building. (ANSA/AP Photo/Andrew Harnik)

WASHINGTON. – Democratici e Repubblicani americani hanno trovato un accordo di compromesso ponendo così fine allo shutdown del governo americano per sbloccare la chiusura parziale delle attività del governo in atto già da tre giorni.

“Votiamo oggi per la riapertura del governo”, ha detto il leader della minoranza democratica al Senato Usa Chuck Schumer prendendo la parola in aula prima del voto sul testo per il finanziamento del governo. “Lo shutdown di Trump finirà presto, ma c’è molto lavoro da fare”, ha aggiunto Schumer, che aveva cominciato il suo intervento sottolineando ancora una volta la responsabilità a suo avviso dei repubblicani e del presidente Trump in particolare per il mancato accordo che ha creato l’impasse.

Donald Trump dovrebbe firmare la legge che mette fine allo shutdown al più presto: è la previsione della portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders nel briefing con i giornalisti. ‘Trump farà un accordo sull’immigrazione solo se sarà buono per il Paese”, ha precisato Sanders. La Casa Bianca si dice contenta per il fatto che i democratici “siano rinsaviti”.

L’accordo raggiunto fra democratici e repubblicani che ha dato il via alla votazione in Senato Usa per ‘riaprire’ il governo chiama i senatori ad esprimersi su un provvedimento di spesa temporaneo che consente il ripristino dell’amministrazione federale fino al prossimo 8 febbraio con il contestuale impegno da parte del leader della maggioranza repubblicana al Senato, Mitch McConnell, di indire una votazione sul nodo dell’immigrazione prima di quella data.

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