Santos e le presidenziali venezuelane: “Garanzie o disconoscimento dei risultati”

El mandatario colombiano afirmó que las malas prácticas de Gobierno del país vecino lo convirtieron en el más pobre de la región y aseguró que Colombia está dispuesta a ayudar a los ciudadanos venezolanos víctimas de la crisis.
El mandatario colombiano afirmó que las malas prácticas de Gobierno del país vecino lo convirtieron en el más pobre de la región y aseguró que Colombia está dispuesta a ayudar a los ciudadanos venezolanos víctimas de la crisis.
Juan Manuel Santos
Juan Manuel Santos

BOGOTÁ – Juan Manuel Santos, mandatario della vicina Colombia, ha dichiarato di rifiutare la convocazione a elezioni presidenziali prima del 30 di aprile in Venezuela. Non solamente perché dubita della trasparenza del CNE ma anche perché il chiamato a elezioni è stato fatto dalla Assemblea Nazionale Costituente. Un organismo di per sé già questionato perché “illegittimo.” Difatti, il metodo e i  comizi quando è stata “eletta” sono stati respinti e criticati dentro e fuori dal paese.

Dunque, il mandatario ha sottolineato che nessuno riconoscerà il risultato delle presidenziali in Venezuela perché sono state indette da una Costituente che non ha validità.

Santos e il Gruppo di Lima

Inoltre, la dichiarazione di Santos appoggia quella espressa dal Gruppo di Lima, del quale la Colombia è membro.

“La mia reazione è uguale a quella del Gruppo di Lima, rifiutare una convocazione finché non ci saranno le garanzie sufficienti per un processo trasparente” ha detto il mandatario.

Perciò anche Santos segue i lineamenti sostenuti dagli altri paesi che pure rifiutano l’annuncio fatto dai filogovernativi venezuelani di anticipare le elezioni. Annuncio che,pare abbia portato il Messicoad abbandonare il processo di dialogo per un negoziato tra governo ed opposizione in Dominicana. Il Messico era uno dei due accompagnatori scelti dall’opposizione venezuelana.

 Dichiarazione del Gruppo di Lima

Il Gruppo diLima ha reagito subito all’annuncio del presidente Maduro di celebrare le presidenziali prima del 30 di aprile.Il messaggio del Gruppo è chiaro:

“Esigiamo che le elezioni siano convocate con sufficiente anticipo, con la partecipazione di tutti gli “attori politici venezuelani” e con tutte le garanzie del caso, anche con la partecipazione di osservatori internazionali indipendenti. Se non compiono queste condizioni, le elezioni presidenziali non saranno né credibili né legittime.”

I paesi che compongono il Gruppo di Lima: Argentina, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costa Rica, Guatemala, Guyana, Honduras, Messico, Panama, Paraguay, Perùe Santa Lucia, hanno aggiunto anche il dubbio sulla validità della convocazione perché provenuta da una Assemblea che non è legittima.

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