Torino Capital, inflazione a fine 2017: 2.938%

Inflazione in crescita
Un grafico sull'inflazione.

Caracas.- Le cifre di  Torino Capital sono sempre state abbastanza conservatrici. Difatti, la banca d’affari ha sempre sostenuto, a differenza di altri enti e studiosi dell’andamento economico del paese, che il Venezuela era vicino all’iperinflazione, non dentro. Il perché si spiega nei parametri seguiti dalla banca d’affari: che dichiara l’iperinflazione quando si supera il 50% diinflazione mensile.

Ma l’ultimo rapporto, indica chiaramente che il rischio di iperinflazione c’è ed è alto. Seguendo i calcoli di Torino Capital, l’inflazione riportata è stata del 2.938% e l’indice del 40,2% a dicembre, quindi, sempre più vicino al 50.

La banca d’affari ha riportato che le sue stime sono calcolate partendo dalla metodologia introdotta dalla Banca Centrale del Venezuela nel 2014. Ma, ha spiegato, questo metodo calcola l’indice inflazionario riducendo il peso del costo degli alimenti e perciò non è aggiornato.

Indicatori del 2014 non sono accurati

Purtroppo, non ci vuole molto a capire come veramente stanno le cose. Torino Capital ammette che gli indicatori

La banca d’affari ha spiegato che le sue stime sono calcolate partendo dalla metodologia introdotta dalla Banca Centrale nel 2014; ma, ha anche precisato che questo metodo calcola l’indice inflazionario riducendo il peso del costo degli alimenti e perciò non è aggiornato.
La banca d’affari ha spiegato che le sue stime sono calcolate partendo dalla metodologia introdotta dalla Banca Centrale nel 2014; ma, ha anche precisato che questo metodo calcola l’indice inflazionario riducendo il peso del costo degli alimenti e perciò non è aggiornato.

impiegati nel 2014 non sono i migliori per calcolare gli effetti avversi della enorme contrazione economica che vive il paese. E molto meno per indicare il costo corretto del carrello della spesa, quattro anni dopo.

“Crediamo che è molto probabile che il deterioro degli standard di vita e la caduta del potere di acquisto della gente durante questi anni abbiano comportato un aumento nel peso dei prodotti essenziali, come il cibo dentro l’insieme dei consumi di una famiglia,” ha indicato l’ente.

Prospettiva negativa per il 2018

Sfortunatamente, la prospettiva per il 2018 non è delle migliori. La banca d’affari segnala che la chiusura dei mercati internazionali complica la stabilizzazione dell’economia venezuelana. Ma non soltanto il blocco internazionale, c’è anche l’effetto delle difficoltà operative di PDVSA e l’assenza di politiche economiche coerenti che portano a complicareil panorama delle esportazioni.

Partendo dai 30 soci commerciali della banca d’affari e, secondo i dati raccolti, Torino Capital ha stimato che le compere all’estero sono diminuite del 44,1% a novembre 2017, se paragonate allo stesso periodo del 2016.

“È stata la contrazione più elevata del 2017 e la seconda più marcata dopo il 30,0% di ottobre.” E, se a questa stima gli si aggiunge che le importazioni sono calate a picco, il panorama economico è completo. Difatti, Torino Capital ha osservato che la contrazione delle importazioni è arrivata all’ 85,2% durante gli ultimi 5 anni. Un dato preoccupante che certamente non aiuta a rallentare l’inflazione galoppante.

 

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