In Antartide a caccia di un habitat di 120.000 anni fa

L'iceberg A68 distaccato dalla piattaforma di ghiaccio Larsen C, fotografatao da un twin otter del British Antarctic Survey
L'iceberg A68 distaccato dalla piattaforma di ghiaccio Larsen C, fotografatao da un twin otter del British Antarctic Survey (fonte: Ali Rose, BSA) © ANSA/Ansa

ROMA. – È un ecosistema rimasto incontaminato per 120.000 anni, e adesso si è deciso di esplorarlo prima che possa alterarsi e diventi troppo tardi per scoprirne i segreti: si trova in Antartide, sotto l’iceberg A68, distaccato nel luglio 2017 dalla piattaforma di ghiaccio Larsen C, lungo la costa orientale della penisola antartica. La spedizione internazionale è organizzata dall’Istituto polare britannico, il British Antarctic Survey, e vi partecipanonove centri di ricerca.

Coordinati dalla biologa marina Katrin Linse, i ricercatori raccoglieranno per 3 mesi campioni delle gelide acque antartiche alla ricerca delle forme di vita che le popolano. Dovranno fare presto perché i raggi solari, colpendo la superficie marina che si è venuta a trovare esposta dopo il distacco della piattaforma, potrebbero alterarne l’ecosistema favorendo la colonizzazione di nuove specie, come batteri o piccoli organismi del plancton. “Il distacco dell’iceberg A68 – ha detto Linse – ci dà un’occasione unica per studiare come la vita marina risponde a drammatici cambiamenti ambientali”.

La Larsen C è la più meridionale di tre piattaforme antartiche: la A si è staccata nel 1995, la B è parzialmente crollata nel 2002. L’iceberg A68, che continua a essere monitorato via satellite, è uno dei più estesi mai formati: grande come il Lazio, pesa circa 1.000 miliardi di tonnellate, ha una superficie di 5.800 chilometri quadrati e uno spessore di 200 metri. Per avere un’idea delle sue dimensioni, basti pensare che l’acqua che contiene è pari a circa tre volte quella del lago di Garda ed equivale a quella consumata in media nel mondo nell’arco di cinque anni.

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