Onda d’urto Borrelli scuote gruppo M5s a Bruxelles

Davide Borrelli.

BRUXELLES. – Tra ostentazioni di orgoglio, levate di scudi, e altri eurodeputati ad un passo dall’addio, l’onda d’urto della mossa di Davide Borrelli si ripercuote sulla pattuglia del gruppo pentastellato a Bruxelles. Dietro le quinte è forte il sospetto che l’uomo forte di Grillo abbia messo in atto il suo disegno a due settimane dalle elezioni, e in un momento così delicato per il Movimento, alle prese con lo scandalo delle restituzioni delle indennità, proprio per far male e colpire nel vivo.

Ma per il fuoriuscito eccellente, il trattamento è con i guanti di velluto. Nessuno lo attacca apertamente, probabilmente nel timore che Borrelli, ex membro dell’associazione Rousseau, possa aprire un vaso di Pandora, svelando imbarazzanti segreti. In questa direzione corre l’analisi di Marco Canestrari, ex dipendente della Casaleggio associati e collaboratore di Grillo, coautore di ‘Supernova: com’è stato ucciso il Movimento 5 Stelle’.

“C’è una frana in atto” che ha fra le sue tappe principali anche “l’abbandono del blog da parte di Beppe Grillo” e “l’intervista di ieri al Corriere della Sera in cui Massimo Colomban”, ex assessore alle partecipate al Comune di Roma e vicino sia a Grillo che Borrelli, “attacca il M5S”: In termini di consensi – avverte – l’addio di Borrelli potrebbe pesare sui voti nel nord-est”.

Il fuoriuscito, che dal suo profilo Facebook è tornato a minacciare querela, tuonando contro le ricostruzioni di alcuni quotidiani sui motivi del suo divorzio, è impegnato a mettere in piedi il suo movimento, chiamando a raccolta – sembra – anche ex leghisti. Chi lo conosce, spiega che il trevisano Borrelli negli ultimi anni ha organizzato molti incontri sul territorio sui temi di internazionalizzazione e startup, su come accedere a sovvenzioni nazionali ed europee, creandosi una solida rete di relazioni con gli imprenditori delle Pmi, forte del ruolo nella Commissione industria e ricerca al Parlamento europeo. Probabile che riparta proprio da lì.

Intanto, sebbene manchi ancora l’ufficialità, la delegazione grillina al Parlamento Ue è in procinto di perdere un nuovo pezzo. “Giulia Moi è fuori”, spiega una fonte pentastellata laddove dai vertici del M5S si sottolinea come l’esponente sia sospesa da tempo e, da tempo, in rotta con il Movimento. L’eurodeputata 46enne sarda vive di fatto già ai margini della delegazione M5S, da 3 anni.

E nonostante il profilo decisamente diverso, Moi avrebbe però un punto in comune con Borrelli: i due eurodeputati sarebbero stati gli unici della delegazione a non aver firmato la liberatoria sul trattamento dei dati personali chiesta dal Movimento ai suoi eletti per controllare i rimborsi. Si difende invece, su Fb, l’europarlamentare autosospesa Daniela Aiuto, che respinge qualsiasi accusa su suoi presunti coinvolgimenti nel caso delle restituzioni.

Molti europarlamentari, impegnati nella campagna elettorale in questi giorni di sospensione dei lavori a Strasburgo, tacciono. “Sto tornando in Sicilia, perché questi devono essere i giorni dell’orgoglio”, annuncia invece con tono trionfale l’eurodeputato Ignazio Corrao, mentre la collega Eleonora Evi, in un post sintetizza: “I fatti sono che il Mef ha certificato le donazioni dei parlamentari M5s per oltre 23.400.000 euro. Le mele marce sono state espulse. Gli altri partiti? Zero”.

(di Patrizia Antonini/ANSA)

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