Santos: “Guerrigliero ucciso era un GNB”

Nell’attentato successo nella via tra Pamplona e Cucuta hanno perso la vita due persone con carta d’identità venezuelana
Nell’attentato successo nella via tra Pamplona e Cucuta hanno perso la vita due persone con carta d’identità venezuelana

BOGOTÁ – In una intervista a Canal 1, il presidente colombiano Juan Manuel Santos si è riferito all’attentato accaduto qualche giorno fa vicino alla frontiera con il Venezuela, dove sono morti due venezuelani.

Santos ha affermato che uno era un guerrigliero dell’esercito di Liberazione Nazionale (ELN) ucciso mentre collocava dell’esplosivo.

Stando alle parole di Santos, sembra che questa persona “abbia appartenuto o appartenga tuttora” alle forze della Guardia Nacional Bolivariana. Perciò la Colombia sta indagando sull’identità del deceduto e il suo vincolo con il corpo militare venezuelano.

L’attentato è successo una settimana fa nella via tra Pamplona e Cucuta, nella zona di frontiera Norte di Santander. E le due vittime stavano collocando una bomba durante uno “sciopero armato” dell’ELN. La bomba, però, è esplosa uccidendole sul colpo.

Una situazione delicata che la Colombia affronterà con il Venezuela a breve. Difatti, il ministro della Difesa colombiano Luis Carlos Villegas ha parlato con il suo omologo venezuelano Vladimir Padrino sulla questione degli attentati dell’ELN e la loro relazione con individui venezuelani.

 ELN arruola venezuelani

Santos pensa che la guerriglia possa stare arruolando venezuelani nelle sue file. Questo è il sospetto del generale colombiano Alberto Mejía, comandante delle Forze Armate colombiane (Fuerzas Militares Colombianas).

Secondo Mejia,sono troppi i venezuelani che attraversano la frontiera e molti di questi diventano prede faciliper l’ELN. Arrivano sfiniti e bisognosi e la guerriglia propone di arruolarli, promettendo loro benefici monetari.

“Purtroppo questa gente finisce nelle reti della guerriglia, violano la legge colombiana e finiscono come ‘carne da cannone’”, non gli importa proprio niente essere maltrattati,” ha aggiunto il generale.

La crisi venezuelana sta portando con sé ogni sorta di problemi. Dentro e fuori dal paese. Nel caso specifico colombiano, si stima che attraversino la frontiera all’incirca 37.000 venezuelani al giorno. Quasi tutti in cerca di cibo e medicine.

Secondo gli ultimi dati, in Colombia ci sarebbero 550.000 venezuelani che vivono stabilmente.

Mejia ha pure informato che i lider massimi dell’ELN, che formano parte del Commando Centrale (COCE), si trovano in Venezuela e perciò l’esercito colombiano non può combatterli e si deve accontentare delle teste che dirigono le seconde e terze file.

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