87% di venezuelani sulla soglia della povertà

Cusanno: "Tenemos una emergencia humanitaria, que se refleja en la pérdida de la salud del venezolano, pérdida de vidas, pérdida de la posibilidad de educar bien a nuestros hijos, falta de comida, etcétera".
Cusanno: "Tenemos una emergencia humanitaria, que se refleja en la pérdida de la salud del venezolano, pérdida de vidas, pérdida de la posibilidad de educar bien a nuestros hijos, falta de comida, etcétera".

Caracas. – Le famiglie sulla soglia della povertà aumentano per via della crisi e le conseguenze si fanno sentire. I risultati di uno studio fatto dall’Università Cattolica, la Central de Venezuela e la Simón Bolivar, indicano che il 56% dei venezuelani è entrato nella fascia di povertà di recente.

Inoltre, più di un milione tra bambini e adolescenti dai 3 ai 17 anni non vanno a scuola. E la causa è la stessa: la crisi socioeconomica che non permette l’accesso all’alimentazione e ai servizi primari.

I dati dell’indagine sono reperibili nello studio “Sondaggio sulle Condizioni di Vita dal 2004 al 2017.” Una ricerca longitudinale di 13 anni portata avanti dalle tre università. Ma il dato sconcertante è che l’aumento dell’indice di povertà si trova chiaramente negli ultimi quattro anni.

Dal 2014 al 2017, è aumentato dal 48% all’87% calcolato su 6.168 famiglie in diverse città e stati del paese.

Maria Gabriela Ponce, ricercatrice dell’istituto di Investigazioni Economiche e Sociali, riportando questi dati, ha sottolineato che l’inflazione, la scarsità è il limitato accesso ai servizi di prima necessità hanno portato sulla soglia della povertà al 56% dei venezuelani in quattro anni.

Il deterioro della qualità di vita

La qualità di vita del venezuelano sta andando a picco. Ed è tale che il 30% della popolazione non può rimettersi in piedi dalla condizione di povertà cronica.

A settembre, dei 13,4 milioni di persone che godevano di un sussidio governativo, 12,6 milioni hanno ammesso che ricevevano solamente la borsa CLAP, vincolata alla Tessera della Patia
A settembre, dei 13,4 milioni di persone che godevano di un sussidio governativo, 12,6 milioni hanno ammesso che ricevevano solamente la borsa CLAP, vincolata alla Tessera della Patia

I dati segnalano che dal 2017 la politica delle “missioni” è stata sostituita da programmi di sussidio alimentare. A settembre, dei 13,4 milioni di persone che godevano di un sussidio governativo, 12,6 milioni hanno ammesso che ricevevano solamente la borsa CLAP, vincolata alla Tessera della Patia.

Ponce ha anche informato che solo 200.000 persone hanno usufruito di Barrio Adentro, e 500.000 di Mision Vivienda.

Mariella Herrera, della Fondazione Bengoa, ha segnalato che l’80% delle famiglie venezuelane soffre della scarsità di alimenti: o perché non li trovano o perché costano troppo.

Le famiglie con più di un reddito mensile presentano, comunque, difficoltà. 9 su 10, cioè l’89%, non riesce a raggiungere una dieta bilanciata. Il 61,2% afferma che va a letto senza un boccone e 8 milioni mangiano 2 o meno volte al giorno con conseguenze negative per la salute, soprattutto dei più giovani.

La situazione è così grave in alcune famiglie che si sono registrati casi di avvelenamento per aver ingerito tubercoli velenosi. Anche la farina che si trova nelle borse CLAP è stata messa sotto accusa per via della infima qualità.

L’educazione è ferma

Anitza Freitez, direttrice dell’Istituto di Ricerche Economiche e Sociali della UCAB ha segnalato che c’è una severa stagnazione nel settore educativo. Di 12 milioni di bambini e ragazzi dai 2 ai 24 anni, solamente 9 milioni sono iscritti in qualche scuola.

“Un milione tra bimbi e adolescenti, dai 3 ai 17 anni non va a scuola. Tra le cause dell’assenteismo c’è la mancanza di cibo e il poco accesso ai servizi pubblici, come l’autobus” sostiene la Freitez.

La situazione si aggrava per quelli che stanno finendo il liceo e devono andare all’università. Dei 4.200.000 giovani tra i 18 e i 24 anni, entrano in aula solo   1.600.000. Cioè, 3 di ogni 4 ragazzi stanno a casa con tutte le implicazioni negative del caso.

Sicurezza e salute in stasi

Roberto Briceño León, direttore dell’Osservatorio Venezuelano per la Violenza, ha informato che durante il 2017, sono decedute 26.616 persone per mano della violenza. Delle quali, ogni giorno sono morti 43 giovani tra i 12 e i 29 anni.

Osservatorio Venezuelano per la Violenza: nel 2017 sono decedute 26.616 persone per mano della violenza.
Osservatorio Venezuelano per la Violenza: nel 2017 sono decedute 26.616 persone per mano della violenza.

Nonostante il tasso sia leggermente diminuito nel 2017 dal 91% al 89%, si continua a percepire negativamente il lavoro di prevenzione e sicurezza della polizia. C’è ancora troppa insicurezza nel paese: 90% della popolazione ne è stata vittima.

La situazione non va meglio per il settore sanitario.  Marino Gonzalez, professore della USB, sostiene che i prezzi maggiorati nella sanità e la scarsità di medici, hanno obbligato al 47% delle donne incinte a migrare a ospedali pubblici e abbandonare le cure preventive.

La situazione si vede più chiaramente dalla quantità di donne che decidono di essere seguite da un medico soltanto dopo l’ottavo mese di gravidanza. Le cifre di Gonzalez indicano dalle 15000 donne alle 25000 per gli strati sociali più bassi.

Una situazione inammissibile per un paese come è stato il Venezuela.

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