Manita al Cagliari, è un Napoli da “dieci con lode”

Azzurri a +4 virtuale sulla Juve, rossoblù ora in zona pericolo. ANSA/CESARE ABBATE

CAGLIARI. – Il Napoli ne fa cinque nel posticipo ma è una squadra da dieci. Come il numero delle vittorie consecutive dopo il successo a Cagliari. Anzi, dieci con lode, perché i tre punti alla Sardegna Arena portano la squadra di Sarri quattro punti sopra la Juventus fermata dalla neve e con una partita in meno.

La gara l’hanno decisa e chiusa già nel primo tempo i soliti Callejon e Mertens. Con il belga tormentone del gol (a quota sedici) e tormento del Cagliari visto che con i rossoblù ha realizzato sette gol consecutivi nelle ultime quattro sfide.

Poi nella ripresa sono arrivate anche le reti degli altri big: Hamsik, a quota novantove in azzurro, su assist di Insigne. E poi è andato a segno lo stesso Insigne, ancora a digiuno in questo 2018, su rigore che si era procurato per un fallo di mano di Castan su un suo tiro. Ultima perla la punizione di Mario Rui. Giusto per ribadire il punteggio della scorsa stagione in Sardegna: cinque a zero.

Subito buon Napoli veloce e lucido con due giocatori (Callejon e Insigne) pescati belli pronti per tirare, però da fuori, nei primi cinque minuti. Un po’ il leit motiv di quello che succederà dopo. Con molti palloni dentro, però. C’è da dire che anche Pavoletti al 6′ e al 18′ ha avuto la buona occasione per farsi rimpiangere dalla sua ex squadra.

Il problema del Cagliari è che, costruendo poche occasioni da gol, quelle che ha dovrebbe metterle dentro. Mentre invece il Napoli che ha sempre il pallone tra i piedi e va al tiro in media ogni due o tre minuti ha statisticamente più possibilità. Non è un caso che sia finita come è finita.

In pratica la partita è durata ventinove minuti: sino ad allora il Cagliari e i suoi tifosi si sono anche illusi di poter fermare il Napoli e cambiare il campionato. Il momento chiave è stato quando Allan ha rubato il pallone a Padoin, ha piazzato lo scatto sulla destra e scaricato su Callejon.

È stata la cosa più difficile: sbloccare la partita. Poi il Napoli è andato in scioltezza. E il Cagliari si è sciolto: la buona volontà contro una squadra che con due e tre sponde è in zona tiro non basta. Per i rossoblù il posticipo certifica la riduzione delle distanze dalla terz’ultima, la Spal: più cinque dalla salvezza contro gli otto del turno precedente. Una situazione che la debacle odierna rischia di rendere davvero pericolosa.

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