Omicidio reporter slovacco, l’ombra della ‘ndrangheta

Jan Kuciak indagava sulle infiltrazioni mafiose negli appalti

ROMA. – C’è l’ombra della ‘ndrangheta sull’omicidio del reporter investigativo slovacco Jan Kuciak, trovato morto ieri in casa con la fidanzata. Il 27enne, da tre anni reporter del sito Aktuality.sk, si dedicava soprattutto a procedimenti giudiziari per frodi fiscali che lambivano il partito di governo del premier Robert Fico. Ed aveva ricevuto anche minacce da un controverso imprenditore, Marian Kocner, su cui aveva scritto.

Nell’ultimo anno e mezzo, però, si stava occupando delle infiltrazioni della mafia calabrese e dei suoi legami con esponenti politici di vertice a Bratislava, come ha confermato oggi il suo capocronista, Marek Vagovic, aggiungendo che Aktuality pubblicherà un’inchiesta della vittima sul coinvolgimento di aziende gestite dalla mafia negli appalti pubblici e nelle gare Ue.

Un altro giornalista che lavora in Slovacchia, il canadese Tom Nicholson, ha spiegato in un’intervista al quotidiano Sme che Kuciak gli aveva parlato di un’inchiesta a cui stava lavorando, incentrata sulla mafia italiana e i fondi Ue per l’agricoltura slovacca, e che si era detto pronto a testimoniare, ma la polizia non lo aveva contattato. Lo stesso quotidiano di Bratislava ha riferito che due businessmen italiani in odor di mafia avrebbero fatto affari con una assistente del premier Fico ed un altro esponente del suo partito.

Da parte sua, il capo del governo ha difeso i suoi collaboratori ed ha portato davanti alle telecamere un milione di euro in contanti per confermare l’offerta di ricompensare chi contribuirà all’arresto dell’assassino. “Non si possono collegare a un assassinio premeditato delle persone senza presentare una prova rilevante”, ha detto il premier.

Le modalità del duplice omicidio, in ogni caso, fanno pensare all’opera di un professionista che potrebbe essere legato al crimine organizzato. Kuciak è stato ucciso con un proiettile al petto, mentre la giovane compagna è stata colpita alla testa. L’arma non è stata ritrovata, e nessuno è stato finora arrestato.

Secondo i media locali, tra l’altro, accanto ai corpi senza vita dei due giovani sono state ritrovate alcune cartucce: forse un avvertimento, indirizzato ad altri giornalisti investigativi. Tanto che le autorità sono corse ai ripari mettendo sotto protezione diversi suoi colleghi.

L’omicidio di Kuciak ha scosso profondamente la Slovacchia, perché è il primo nella storia della giovane repubblica europea. I giornali del paese oggi sono usciti con le prime pagine in nero, in segno di lutto. Da Bruxelles, il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker ha “condannato questa azione vigliacca”, sottolineando che “l’assassinio o l’intimidazione dei giornalisti non hanno posto in Europa, non hanno posto in alcuna democrazia”.

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