Garante, autorizzato il braccialetto per i pazienti non autonomi

Malato su un letto d'ospedale.
Malato su un letto d'ospedale.

ROMA. – Sì al braccialetto elettronico per i pazienti non autosufficienti, ma con precise tutele per la protezione dei dati e la dignità dei malati. Questa, in sintesi, la decisione del Garante privacy che ha ritenuto adeguato un sistema di sorveglianza tramite ‘dispositivi indossabili’ attivato da una fondazione che si occupa di assistenza geriatrica per permettere al personale sanitario di controllare, anche a distanza, i pazienti totalmente non autosufficienti.

Il sistema, che prevede l’uso di un bracciale o una cavigliera dotati di un localizzatore e di un misuratore di frequenza cardiaca, è stato ‘promosso’ dall’Autorità “in considerazione delle provate e giustificate esigenze di tutela della salute e di incolumità dei pazienti, nonché delle misure di sicurezza previste dalla fondazione”, spiega la Newsletter del Garante.

L’uso del dispositivo sarà limitato a un esiguo numero di casi e sarà applicato solo con il consenso scritto dei malati, revocabile in ogni momento. La localizzazione avverrà solo all’interno della struttura e in caso di eventi che possono creare rischi per il paziente: l’allontanamento dal reparto, l’accesso ad aree precluse, come la farmacia, o la rilevazione di un’alterazione della frequenza cardiaca. In quest’ultimo caso si attiverà anche la telecamera più vicina al paziente, con registrazione delle immagini per 30 minuti e l’invio di un messaggio di allerta al personale. Le immagini registrate non saranno conservate per più di 72 ore, tranne in casi particolari per esigenze di prova.

Vista l’estrema delicatezza dei dati, il Garante ha prescritto ulteriori misure a tutela della riservatezza e della dignità dei pazienti. Il bracciale o la cavigliera dovranno essere applicati con le modalità più accettabili per il paziente, al quale, qualora le condizioni lo consentano, dovrà essere fornita un’informativa sul trattamento dei dati personali adeguata alle sue capacità di comprensione.

Il giudizio della commissione interna, cui spetta il compito di stabilire la necessità di usare il braccialetto, dovrà essere valutato periodicamente. Almeno ogni settimana dovranno essere verificate la regolarità del funzionamento e la corretta attribuzione del bracciale o della cavigliera al singolo paziente, per accertare che non ci siano stati scambi o altri comportamenti che possano alterarne la funzionalità.

Le prescrizioni del Garante – conclude la Newsletter – si aggiungono alle misure già previste dalla fondazione per la sicurezza dei dati e dei sistemi, per la formazione del personale e per l’informazione di ospiti, familiari e lavoratori.

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