Di Francesco alza i toni: “Roma gioca come dico io!”

"Se squadra non mi segue vado via. Balotelli? Lo allenerei". ANSA/SERGEY DOLZHENKO

ROMA. – Fa i complimenti al Napoli e al collega Sarri, chiede alla propria squadra di non sparire dal campo alle prime difficoltà, ma soprattutto mette in chiaro un concetto: nello spogliatoio di Trigoria le decisioni le prende uno solo, lui. Eusebio Di Francesco fa la voce grossa alla vigilia della delicata trasferta del San Paolo, evidenziando che i confronti avvenuti negli ultimi tempi con i giocatori riguardanti il modulo da adottare non devono essere confusi all’esterno con una mancanza di carattere.

Ecco perché non appena sente parlare in conferenza stampa di compromesso raggiunto con De Rossi e compagni, il tecnico abruzzese esce allo scoperto: “Confondete la disponibilità e l’educazione con la poca personalità. Per poter arrivare a qualcosa di importante la condivisione è fondamentale, ma non significa condividere un sistema di gioco bensì credere ancor di più in quello che si fa – spiega -.

Noi abbiamo sempre creduto in un determinato tipo di gioco e quando parlo con i ragazzi li ascolto, ma non è un segno di debolezza perché poi decido io. Deciderò sempre io il sistema di gioco, e i giocatori faranno quello che dirò sempre io. Chiaro? Nel momento in cui vedrò che dall’altra parte non c’è risposta, sarò il primo a salutare”.

Insomma, Di Francesco rivendica le responsabilità del ruolo a poche ore da una sfida che potrebbe mettere ancor più in discussione il suo futuro sulla panchina giallorossa. Il match col Napoli d’altronde arriva in un momento molto delicato, con la Roma reduce dalla sconfitta in Champions League con lo Shakhtar Donetsk e dal successivo ko interno col Milan.

Infilare il tris sarebbe deleterio, e Di Francesco ne è conscio, così come è consapevole che per uscire indenni dal confronto coi partenopei non basterà la Roma vista ultimamente. “Nonostante la differenza di punti in classifica, abbiamo le potenzialità per poter fare bene a Napoli, ma non possiamo permetterci cali perché abbiamo di fronte una squadra che veramente è in grande condizione fisica e psicologica – riconosce -.

Bisogna lavorare tantissimo sull’aspetto mentale, dobbiamo crescere e migliorare, avere maggiore continuità perché alle prime difficoltà non dobbiamo perdere il filo conduttore e uscire dalla partita. Poche volte abbiamo ribaltato il risultato, e questo è segnale di un deficit che devo tenere in considerazione”.

“Abbiamo bisogno di fare risultato perché più andiamo avanti e meno possibilità ci sono per andarsi a riprendere il posto in Champions. Le partite diventano sempre meno e bisogna affrontarle con determinazione e convinzione” il messaggio alla squadra, prima degli elogi al collega Sarri: “Non abbiamo fatto lo stesso percorso, lui ha cominciato molto prima di me, e adesso è uno dei migliori allenatori in circolazione come dimostrano risultati, continuità e qualità del Napoli”.

E a proposito di qualità, Di Francesco riconosce anche quelle di Balotelli, accostato da voci di mercato alla Roma: “Lo allenerei, è un giocatore con cui ho parlato due anni fa perché lo volevo portare con me al Sassuolo. Abbiamo fatto una lunga chiacchierata ma poi non si sono trovate le condizioni per poter chiudere. Sono dell’idea che è un giocatore stimolate e di grandissimi mezzi, al di là delle caratteristiche e del carattere particolare”.

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