Padrino López: “Tentativi di golpe in corso”

Caracas.-Seppure Vladimir Padrino López pensi che sarebbe possibile un tentativo di golpe nel paese, assicura che è impossibile che accada.

“Voglio trasmettere un messaggio a chi propizia che ci sia un colpo di stato in Venezuela: siamo nel secolo XXI e nel 2018. I colpi di stato sono fatti del passato. Ora, però, è possibile che dall’impero stiano cercando di muovere le marionette e scaldare gli animi delle FANB per ottenere i loro loschi propositi. Ma vi dico che ciò non accadrà perché le Forze Armate Nazionali si sono curate ed ora hanno raggiunto “la maturità politica” ha dichiarato Padrino López a mezzi filogovernativi.

Il Ministro sostiene che le FANB si attengono esclusivamente alla Costituzione e perciò non si piegheranno ad agire per altri scopi.

Più di 60 militari detenuti

Ma l’allerta che possa effettivamente accadere un colpo di stato o qualche tipo di sovversione contro il governo, non smette. Difatti, potrebbe dimostrarsi nel numero di detenzioni di militari eseguite negli ultimi quattro anni, sotto il governo di Maduro.

Al primo posto della lista dei detenuti, si trova il gen. Raúl Isaías Baduel imputato di cospirazione contro il governo a gennaio 2017 e nuovamente detenuto, dopo che era stato rilasciato da un periodo di carcerazione durato quasi sette anni.

E gli ultimi detenuti sono 9 militari dell’esercito, tra i quali il gen. Miguel Rodriguez Torres, ex Ministro Degli Interni, portato alla DGCIM lo scorso martedì, e il col. Carrasquel Vargas, comandante dell’Unità delle Forze Speciali dell’ Esercito.

Debellare i dissidenti nelle FANB

Padrino López assicura che le Forze Armate Nazionali hanno raggiunto “la maturità politica”
Padrino López assicura che le Forze Armate Nazionali hanno raggiunto “la maturità politica”

L’obiettivo delle detenzioni sembrerebbe quello di debellare qualsiasi tipo di dissidenza nelle Forze Armate Nazionali, stando alle parole di Gonzalo García Ordóñez, generale in pensione ed ex capo del Commando Unificato delle FANB.

García Ordóñez crede che la strategia del governo sia quella di arrivare alle elezioni del 20 maggio con il minor costo politico possibile. Quindi, continua il generale, l’espulsione e la degradazione di vari militari, tra i quali si trovano Baduele  il gen.  Ramón Lozada Saavedra, lascia supporre che il messaggio sia quello di contenere qualsiasi tipo di “scontento” nel seno delle Forze Armate. Secondo lui, la persecuzione andrà avanti sia per i militari che per i civili.

Il generale osserva che il governo taccia come dissidenti anche i suoi seguitori. E lo fa perché cerca di dissuadere e impaurire chi avesse l’intenzione di abbandonare le sue file per via della corruzione e la violazione dei diritti umani che ha preso piede e che intacca più di uno.

Il caso Rodriguez Torres

Il Movimento “Amplio Desafio de Todos” ha rifiutato la detenzione del loro fondatore  Miguel Rodríguez Torres. La portavoce del movimento Indira Urbaneja, ha informato che si recheranno alla Commissione Interamericana per i Diritti Umani (CIDH) e all’ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (ACNUDU) per denunciare il caso del generale detenuto.

“Siamo chavisti con morale e facciamo responsabile Nicolás Maduro, Tareck el Aissami e i corpi di sicurezza dello stato se qualcosa dovesse succedere al generale. Rifiutiamo il tentativo di renderlo un capro espiatorio” ha affermato la Urbaneja.

Anche il padre di Rodriguez Torres non mostra di avere fiducia sul trattamento che avrà suo figlio e ha assicurato che il governo troverà le prove per incriminarlo per i delitti di tradimento alla patria o per aver diviso le FANB.

L’avvocato che difende il generale, Alonso Medina Roa, ha informato che gira la tesi in cui il generale avrebbe fatto parte del gruppo di cospiratori, i 9 detenuti, accusati di “promuovere ribellione contro il decoro militare” nel contesto di una operazione definita come “Movimiento de Transición de la Dignidad del Pueblo.” (Movimento di Transizione per la Dignità delPopolo).

Ramón Lozada Saavedra in fin di vita

Un altro caso è quello del gen. Lozada Saavrdra. Il militare, indagato per ribellione, si trova detenuto da gennaio del 2017 alla DGCIM e la difesa adduce che è maltrattato.

Difatti il suo stato di salute è precario e nonostante sia stato denunciato più volte, il generale si trova ancora confinato. Il suo avvocato, YasnaiaVillalobos, ha informato che è gravemente denutrito, pesa appena 43,8 kg, soffre di pressione alta, diabete e crisi di ansietà e depressione. La difesa, perciò ha chiesto di portato in un ospedale, invano finora.

“Siamo preparati per difendere la nazione”

Nessuno sa di preciso, se è vero o no che esistano tentativi di destabilizzazione del governo, tranne però lo stesso governo. Una voce filogovernativa che lo crede fermamente  è quella dell’Almirante ed ex governatrice di Lara, Carmen Teresa Meléndez, che ha affermato:

“Noi siamo preparati per qualsiasi tentativo di destabilizzazione e perciò acciuffiamo prima i cospiratori, come il caso del gen. Rodríguez Torres che si trovava nel gruppo ed ora è stato detenuto.”

Non soltanto Rodriguez Torres ma anche tanti altri. Ogni tanto ne detengono qualcuno. Chissà che il malcontento dilaghi veramente tra le FANB. Un altro considerevole grattacapo per il governo.

Giancarla Marchi

 

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