Giovane Italia, Chiesa e Cutrone: “Pronti a nuovo ciclo”

Federico Chiesa (S) e Patrick Cutrone durante l'allenamento a Coverciano. ANSA/ MAURIZIO DEGL'INNOCENTI

FIRENZE. – Il futuro del calcio italiano passa dai loro piedi: Patrick Cutrone e Federico Chiesa hanno bruciato le tappe. Di Biagio li ha chiamati per le amichevoli di prestigio con Argentina il 23 marzo a Manchester e Inghilterra il 27 a Londra: ”E noi siamo pronti – hanno detto a Coverciano – Il nostro obiettivo è esordire, vedremo cosa deciderà il ct. Noi ci speriamo e cercheremo di metterlo in difficoltà”.

Chiesa e Cutrone, classe ’97 e ’98, sanno che la loro carriera è appena agli inizi, ma sono pure decisi a cogliere al volo la grande occasione: ”Essere considerati simbolo del rilancio dell’Italia non ci mette pressione né paura – ha detto l’esterno della Fiorentina – Anzi sono onorato di essere qui e di essere stato chiamato per questo nuovo ciclo. Dispiace non vedere l’Italia ai Mondiali ma bisogna guardare avanti: in altre nazionali ci sono giovani con più esperienza, come Asensio, ma noi non siamo da meno”.

Scalpita anche Cutrone, 15 gol finora e una voglia matta di non fermarsi: ”A 20 anni i sogni non finiscono mai, intanto però essere qui è un sogno realizzato. Paura? Mai avuta”.

Giovani, ambiziosi ma pure coi piedi piantati in terra: ”Come si fa a non montarsi la testa? Ho sempre pensato che bisogna lavorare, non ho ancora fatto niente – ha risposto l’attaccante del Milan – Il rischio c’è ma c’è l’aiuto dei miei genitori. Se ripenso a un anno fa essere qui è qualcosa di inaspettato: mi hanno aiutato Montella poi Gattuso che è riuscito a trasmettermi un po’ della sua grinta: Mi ha suggerito di trovarmi una fidanzata? Non la cerco: se arriverà, arriverà”.

A Chiesa non sono mancati i consigli di papà Enrico, grande attaccante degli anni ’90: ”Non mi sento un predestinato, penso a lavorare per crescere, dare sempre il 100% in allenamento perché è il campo che determina chi sei, tutto il resto deve restare fuori e in questo mi ha aiutato la famiglia oltre al lavoro fatto in questi due anni”.

Cutrone arriva dall’Under 15, Chiesa dall’Under 19, ora il grande salto sognando l’esordio contro Messi: ”Non ho ancora avuto la fortuna di incontrarlo, lui è da playstation – ha sorriso il rossonero – sarà un onore giocarci contro”.

Ha aggiunto il viola: ”Vedere Messi da vicino sarà un’emozione unica, non ha difetti. Mi è capitato di incrociare Cristiano Ronaldo in un’amichevole con la Fiorentina: non mi pareva uno vero…”.

Simboli dell’Italia che vuole ripartire, ma i loro tifosi sperano lo diventino pure dei rispettivi club. ”Pronto per diventare una bandiera del nuovo Milan? Conta il presente, guardare troppo avanti perché non fa bene: questo è un punto di partenza, voglio e devo fare di più” ha detto Cutrone per cui è pronto un prolungamento fino al 2023.

”Se penso all’Europa con la Fiorentina e restarci a lungo? Ora in testa ho solo l’Italia – ha dichiarato Chiesa blindato fino al 2022 – Andare in coppa sarebbe bello ma pensiamo a una gara per volta”. E soprattutto a ripartire nel ricordo di Astori: ”Impossibile descrivere la tragedia immensa che è stata la sua scomparsa. Davide mi manca tantissimo. Bisogna reagire per lui, questo voleva da capitano: ragazzi forti che si impegnano e danno sempre il massimo”.

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