Contratti stabili ripartono con sgravi, +70.000 a gennaio

Usa: Ragazzi camminano davanti ad un tabellone con la scritta "Jobs"
Ragazzi camminano davanti ad un tabellone con la scritta "Jobs"

ROMA. – Tornano a crescere in modo sostenuto, dopo sette mesi, i contratti a tempo indeterminato anche grazie agli sgravi previsti dalla legge di Bilancio per le assunzioni dei giovani under 35: a gennaio – secondo l’Osservatorio Inps sul precariato – i nuovi rapporti di lavoro stabili (assunzioni a tempo indeterminato e trasformazioni di contratti a termine) hanno superato quota 190.000 con un saldo positivo di oltre 70.000 unità rispetto alle 119.826 cessazioni.

Nel complesso i nuovi contratti siglati nel settore privato (a tempo determinato e indeterminato) sono stati 655.000 (+22,1% su gennaio 2017) con una crescita sostenuta per tutte le componenti e un saldo tra assunzioni e cessazioni positivo per 201.000 unità. L’incremento dei contratti stabili – scrive l’Inps – “è presumibilmente riconducibile ai nuovi sgravi introdotti dalla legge di bilancio 2018 per le assunzioni di under 35 al primo contratto a tempo indeterminato”.

La misura quindi sembra aver funzionato meglio rispetto agli sgravi previsti nel 2017 che si limitavano al programma Garanzia giovani e agli incentivi per le assunzioni nel Sud.

Crescono i contratti a tempo determinato (+18,3% a 262.268) e quelli in somministrazione (+26,8% a 174.355) ma soprattutto quelli intermittenti (+83,5% a 38.778) con una rialzo legato strettamente all’addio ai voucher deciso lo scorso marzo. I contratti di prestazione occasionale siglati nel mese sono invece poco più di 15.000 mentre quelli del libretto famiglia sono 3.431.

Il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) a gennaio 2018 è positivo per 522.000 unità, in crescita rispetto a quello registrato lo scorso mese (+465.000). Il saldo annualizzato, pur nettamente migliorato rispetto al mese scorso, rimane ancora negativo per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato (-108.000).

Insieme ai rapporti di lavoro crescono anche le richieste di disoccupazione: a gennaio sono arrivate all’Inps oltre 175.000 domande di indennità con una crescita del 5,8% rispetto allo stesso periodo del 2017. Risultano in calo invece le ore di cassa integrazione chieste a febbraio rispetto allo stesso mese del 2017 con 23,1 milioni di ore (-32,2%). Si registra un aumento delle ore chieste invece rispetto a gennaio (+33,9%). Nel complesso i primi due mesi del 2018 segnano per le ore di cassa il dato più basso negli ultimi 10 anni.

(Di Alessia Tagliacozzo/ANSA)

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