Pronto il “Bonus Indipendenza” per 10 milioni di tesserati della Patria

10 milioni di venezuelani godranno di un bonus che sarà consegnato a breve dal Presidente della Repubblica Nicolás Maduro.
10 milioni di venezuelani godranno di un bonus che sarà consegnato a breve dal Presidente della Repubblica Nicolás Maduro.

CARACAS. – Il Bonus “Indipendenza” è pronto per 10 milioni di venezuelani. L’annuncio l’ha fatto il presidente Maduro  in campagna elettorale durante l’inaugurazione dell’Università “Martin Luther King” ad ovest di Barquisimeto nello stato Lara.

Ma il bonus, di cui Maduro non ha precisato la cifra, sarà elargito soltanto ai detentori del “carnet della patria” o, comunque, già identificati dal governo con il sistema VeQR.

Maduro ha ribadito l’importanza di questi “meccanismi” di identificazione perché permettono di ordinare informazione “prioritaria” per capire quali sono le necessità basilari della popolazione in ambito sociale ed economico.

Proteggiamo il popolo

Il presidente ha sostenuto che le misure tipo bonus, servono a proteggere il popolo dalla “guerra economica imposta da settori appartenenti alla destra venezuelana e da fattori imperialisti.”

Inoltre, ha indicato che una maniera di risolvere il problema del “biglietto d’autobus/metro per gli studenti” sarebbe quella di pagarlo o di ricevere un abbonamento attraverso la tessera della Patria. Quindi, farà studiare quest’opzione al Ministero per il Potere Popolare per il Trasporto.

Pentiti, gli emigrati venezuelani all’estero.

Alla conclusione dell’inaugurazione la stampa ha chiesto al presidente l’opinione riguardo al fenomeno della migrazione venezuelana. Secondo Maduro, molti venezuelani che hanno lasciato il paese, sono già pentiti della decisione perché se ne sono andati “avvelenati da propaganda contro il paese.”

Il presidente ha affermato che alcuni migrati venezuelani stanno “pulendo i bagni” in Miami. Perciò, starebbero molto meglio a casa loro.

Maduro ha affermato che il Venezuela è il miglior paese al mondo e come tale va amato.

“In un momento di difficoltà, non si abbandona la famiglia, la patria, ma si lavora più arduamente per il paese miglior del mondo. Ai venezuelani, che hanno intrapreso il cammino di andarsene, possono tornare e lavorare in questa terra “benedetta,” ha affermato il Presidente.

“Io non me ne andrei mai dal mio paese”

Forse Maduro no, ma non la pensano così i milioni che se ne sono andati. Molti dei quali disposti a fare anche lavori “umili” pur di rientrare a casa la sera con vita e con un boccone sulla tavola.

E, comunque, lavorare nel settore delle pulizie, pur ripulendo bagni, non è denigrante per la condizione umana; è un lavoro necessario come tanti altri, e perciò va rispettato.

Milioni fuori dai limiti del paese

Quindi, secondo cifre non ufficiose, all’estero si sarebbero tra i 3 e i 4 milioni di venezuelani. Una cifra allarmante che indica un fenomeno nuovo per il paese.  E il fenomeno sta portando problemi ai paesi vicini, come la Colombia ed il Brasile, dove sfolla la maggior parte di chi se ne va.

I migranti venezuelani hanno lasciato il paese negli ultimi anni per cercare migliori condizioni di vita. L’iperinflazione, la stagnazione economica e l’insicurezza dovuta alla criminalità sono potenti fattori che inducono alla mobilità. Malgrado quanto pensi Maduro.

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