Elisa Forti, la maratoneta bisnonna che vuole conquistare Aconcagua

Elisa Forti durante la gara El Cruce 2016-Locos Por Correr

MAR DEL PLATA. – Italiana di nascita, argentina di adozione dall’età di 14 anni, Elisa Forti è una nonna fuori serie: all’età di 81 ha attraversato per la terza volta la Cordigliera delle Ande correndo e adesso a 83, ha un altro obiettivo. La nonna ultraottantenne vuole raggiungere la cima dell’Aconcagua.

“Non m’importa l’etá, mantenere delle mete mi mantiene attiva” ha detto in un’intervista Elisa Forti, la runner di 83 anni che ha corso la seconda edizione del “Usuahia Trail Race – Fin del mundo.”

La bisnonna maratoneta é nata a Como nel Nord Italia ed é arrivata in Argentina ai 14 anni. Benché sempre si sia dedicata allo sport, ha cominciato a correre soltanto ai 72 anni, e fino ad oggi ha realizzato 60 competizioni. Nel 2016 é diventata la donna piú anziana nel percorrere 100 km per attraversare la Cordigliera delle Ande.

Elisa si allena tutte le mattine e, a parte il running, svolge anche altre attivitá. É diventata fonte d’ispirazione per molti sportivi e non, al punto che presto presenterá un libro con la storia della sua vita.

– Come é andata l’ultima gara del “Fin del Mundo”?

– É stata bellissima con differenti terreni, mentre correvo potevo vedere le cime innevate, é stata indimenticabile. La corsa di 10 km é durata 2 ore e mezza; sono arrivata quarta nella competizione over 60. L’accoglienza é stata calorosa e mi sono incontrata perfino con il Vice-governatore della “Tierra del Fuego” Juan Carlos Arcando. Ho sentito un grande affetto da tutte le persone che mi chiedevano di fare delle foto insieme.

 

 

– Cosa significa per te il Running?

– Ho cominciato a vivere questa grande passione ai 72 anni e non solo mi ha aiutata a distrarre la mente e mantenermi attiva, mi ha spinto anche la generositá e il cameratismo delle persone. É stato per caso che mi sono unita ad un gruppo di giovani che stavano facendo una competizione e da lí ho cominciato a prepararmi. Non mi conoscevano ed ero una persona molto piú anziana di loro, eppure mi hanno accettata senza nessun pregiudizio, c’era tra di loro una grande amicizia e questo mi ha subito conquistata. Sono riuscita a cominciare a questa etá, anche perché ho sempre fatto dello sport e ho preso cura del mio corpo. Pure adesso con i miei 83 anni mi sento ancora bene, continueró a correre non mi importa l’etá, ció mi mantiene attiva.

– Che tipo di corse ti piacciono di più?

– Il running di avventura, quello di strada non mi piace perché é molto monotono, mentre l’altro tra discese, salite, pozzanghere, sassi, poi alzi la vista e vedi cime innevate o laghi o boschi, é completamente diverso e poi sono un’amante della natura.

– Nella Feria del Libro ne presenteranno uno con la tua storia. Come ti senti al riguardo?

– Mai avrei pensato che la mia vita fosse cosí importante da scriverci un libro, peró poi cerco di capire che il mio esempio di cominciare a fare sport a questa etá, puó essere d’ispirazione per la vita di altre persone. Molte persone mi ringraziano per quello che faccio e mi spronano a continuare. Qualche giorno fa é successo qualcosa che mi ha commossa profondamente: una donna mi ha fermata per strada per ringraziarmi, perché vedendo il mio esempio suo padre ammalato, ha cominciato a muoversi e stare molto meglio, e così ci siamo fatte un selfie per poi mostraglielo. Quando sento tutte queste manifestazioni di affetto, non so se me le merito, peró mi danno una grande energia per continuare. Ció che faccio ha solo una meta che é vivere bene, avere un motivo per cui alzarsi tutti i giorni. Questa é la ricetta che consiglio a prescindere dall’etá.”

(di Angelo Di Lorenzo)

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