Usciere di Trump pagato per tacere sul figlio illegittimo

WASHINGTON. – La pornostar, la coniglietta di Playboy ed ora anche un figlio illegittimo a fine anni Ottanta, quando era ancora sposato con la prima delle tre mogli: è il nuovo scandalo che investe il presidente americano Donald Trump.

I due media che l’hanno rivelata per primi, Ap e New Yorker, ammettono di non essere stati in grado di verificare la fondatezza delle voci, ma la notizia per ora è un’altra: a fine 2015 America media – la società proprietaria del National Enquirer, il cui editore David Pecker è amico di Trump – pagò 30 mila dollari a Dino Sajudin, ex portiere di un palazzo del tycoon a New York, per avere i diritti sulla storia che aveva sentito sulla vita sessuale di Trump – compreso un figlio illegittimo avuto da un’impiegata della Trump World Tower – per evitare che diventasse pubblica. E stabilì una penale di un milione di dollari nel caso avesse rivelato il gossip o le condizioni dell’accordo.

In pratica il tabloid comprò l’esclusiva della storia per poi seppellirla, per non danneggiare la campagna elettorale del tycoon: una prassi nota come “catch and kill”. Come fece otto mesi dopo, pagando 150 mila dollari all’ex modella di Playboy Karen McDougal per comprare il suo silenzio sulla presunta relazione che avrebbe avuto col magnate nel 2006.

Michael Cohen, l’avvocato personale di Trump i cui uffici sono stati perquisiti dalla procura di New York su segnalazione del procuratore speciale Robert Mueller, ha riconosciuto di aver discusso la storia di Sajudin con il giornale quando il tabloid ci stava lavorando ma come portavoce di Trump, negando di aver saputo qualcosa prima sul pagamento dell’Enquirer all’ex portiere.

Il parallelo tra gli accordi con l’ex coniglietta di Playboy e l’ex usciere solleva nuovi interrogativi sul ruolo che l’Enquirer e Cohen potrebbero aver giocato nel proteggere l’immagine del tycoon nella campagna elettorale. Nel 2016 Cohen pagò anche 130 mila dollari per il silenzio della pornostar Stormy Daniels su un affaire che sostiene di aver avuto con Trump, sempre nel 2006.

Gli investigatori stanno cercando di accertare se il legale abbia violato le leggi bancarie o elettorali in relazione a questi pagamenti.

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