Corruzione in Venezuela: 16 nazioni d’accordo per combatterla

Entrata e logo del Fondo Monetario Internazionale
Stati Uniti si oppongono a rialzo quote. Allarme debito e Brexit

NEW YORK – Gli Stati Uniti, alcuni paesi europei e altri latinoamericani lavoreranno assieme per scovare e confiscare i proventi della corruzione. La decisione sarebbe stata presa in un incontro del FMI a Washington a cui ha assistito il Segretario del Tesoro americano Steven Mnuchin.

I rappresentanti finanziari dei 16 paesi hanno discusso sulle misure da prendere riguardo la corruzione nel paese caraibico, ma anche affrontato il problema di assistere il Venezuela a livello economico e umanitario. Senza dimenticare una strategia per alleviare il pesante debito pubblico. Ma tutto ciò nel caso in cui il presidente Nicolás Maduro lasciasse il potere.

Proiezioni del FMI

Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, l’economia venezuelana subirà una contrazione del 15% durante il 2018. Il che significa che per il quinto anno consecutivo il paese sarà in recessione.Per alcuni economisti,sarebbe addirittura una recessione peggiore di quella che hanno vissuti gli USA durante la Grande Depressione del 1929. Inoltre, le stime degli specialisti calcolano che l’inflazione aumenterà a quasi il 14.000%. Una cifra spaventosa per una economia che, inoltre, sopravvive nella corruzione.

Combattere la corruzione

E quindi, Mnuchin ha detto che è necessario prendere azioni concrete per restringere la libertà di azione dei funzionari venezuelani corrotti e delle loro reti nel sistema finanziario internazionale, senza però spiegare concretamente quali queste azioni sarebbero.

Comunque il tema è stato discusso ma poca informazione è trapelata.  Due funzionari in incognito hanno spiegato come i rappresentanti della Colombia e degli USA avrebbero descritto un caso eclatante di corruzione in Venezuela.

Il caso riguarda l’importazione di cibo da parte di funzionari governativi. Queste persone avrebbero deviato il 70% dei fondi assegnati al programma più famoso di Maduro di alimentazione per i meno abbienti. I fondi malversati sarebebro stati utilizzati per comperare cibo in Messico a prezzi stracciati per la rivendita a prezzi maggiorati. Il giro del malaffare avrebbe coinvolto ben 30 ditte fantasma in quattro continenti e fruttato enormi cifre di denaro.

I due funzionari hanno pure chiarito che l’obiettivo di rintracciare gli atti di corruzione sarebbe quello di prendere possesso degli introiti mal avuti, ed eventualmente consegnarli al popolo venezuelano in uno scenario post Maduro.

Riscattare l’industria del petrolio

PDVSA non poteva essere esenta dall’essere chiamata in causa. Gli assistenti all’incontro del FMI hanno pure accordato cercare di evitare che il governo liquidi a prezzi stracciati gli attivi di PDVSA all’estero,riferendosi a CITGO. Perché la vendita dell’industria petrolifera significherebbe denaro fresco soltanto per sostenere in vita il regime di Maduro.

Inoltre, i detentori dei buoni PDVSA scaduti non hanno ancora iniziato a querelare la statale del petrolio, e ciò significherebbe che sperano che l’industria si rialzi e si rivalorizzi.

La corruzione in PDVSA è stata smascherata dalle indagini portate avanti dalla Spagna e gli Stati Uniti. I procuratori americani hanno in mano le dichiarazioni di colpevolezza di 11 implicati in atti di corruzione, vicini all’ex ministro e presidente di PDVSA, Rafael Ramirez. Inoltre, gli USA hanno informato sulla resa di un altro alto funzionario di PDVSA, dichiaratosi colpevole di aver corrotto funzionari per ottenere contratti milionari.

Attenzione agli affari senza autorizzazione

Infine, nella riunione non si è ricordato che qualsiasi creditore pubblico o privato che continui a dare prestiti al governo di Maduro, corre il rischio di perdere il prestito giacché queste transazioni non sono mai state approvate dall’AN, come stabilito dalla Costituzione.

Comunque, qualsiasi azione mirata al riscatto del Venezuela avrà bisogno di aiuto internazionale a lungo termine e ovviamente di una strategia da seguire. Il tutto, però, da applicare nell’era post Maduro.

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