Baby gang: arrestati sei minori per 21 rapine in Brianza

Un gruppo di adolescenti di una baby-gang,
Un gruppo di adolescenti di una baby-gang, (Foto archivio)

VIMERCATE (MONZA). – Accerchiavano studenti della loro stessa età, li aggredivano e sotto minaccia di coltello e pistola li rapinavano di cellulari, soldi, tablet e denaro, appena scesi dal treno o alla fermata del bus. Di questo sono accusati otto giovanissimi, di cui sei minorenni, ritenuti componenti di una baby gang attiva tra le province di Monza e Lecco, e arrestati per rapina. Ventuno i colpi di cui sono accusati, sempre ai danni di minorenni, in Brianza.

Secondo quanto ricostruito dai militari, i rapinatori, un italiano, due marocchini, due rumeni e un egiziano, per lo più studenti, insieme a due maggiorenni, agivano in “batterie” da tre, quattro elementi alla volta. Il modus operandi è stato ricostruito al termine di un’indagine avviata nel novembre del 2017, a seguito di diverse denunce sporte da studenti minorenni.

Secondo le loro testimonianze, i rapinatori li attendevano appena scesi dai treni, fuori dalle stazioni o alle fermate dei bus, e li aggredivano con schiaffi e calci, talvolta minacciandoli di morte con pistola e coltello alla mano.

Tra le ventuno vittime, una è finita in ospedale con varie contusioni per le percosse ricevute, un’altra è stata letteralmente sequestrata appena scesa dal treno, per poi essere costretta a prelevare circa mille euro da vari bancomat.

La baby gang è stata individuata lavorando sulle testimonianze delle vittime, ma anche su riconoscimenti fotografici e immagini di telecamere di videosorveglianza della zona. Stamane, quando i carabinieri sono andati a bussare alla porta dei sei minorenni, tutti residenti nel vimercatese, la maggior parte era pronta per andare a scuola, ed è stata accompagnata al Beccaria di Milano sotto gli occhi stupefatti dei genitori.

Uno dei baby rapinatori, in particolare, era ancora a letto, e sotto il cuscino i carabinieri gli hanno trovato un lungo coltello a serramanico, compatibile con quello usato durante le rapine. Nessuna traccia invece della pistola, sulla quale i militari stanno ancora svolgendo indagini. Uno dei due componenti maggiorenni del gruppo ha ricevuto l’ordinanza in carcere, dove era già rinchiuso per altre due rapine.

A Napoli, invece, un gruppo di cinque, sei, ragazzini, ha preso a sassate un bus dell’Azienda Napoletana Mobilità. Una delle pietre lanciate è riuscita a oltrepassare l’abitacolo del mezzo, mandando in frantumi due vetri, terrorizzando i pendolari che vi erano a bordo

(di Valentina Rigano/ANSA)

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