Nome nuovo in casa Windsor, è Louis il terzo Royal Baby

Il principe William, Duke of Cambridge con la moglie Catherine, duchessa di Cambridge. EPA/ANDY RAIN

LONDRA. – Il nome ha un sapore borbonico più che di richiamo alla tradizione dinastica britannica, legato com’è nei libri di storia soprattutto alle memorie dei monarchi di Francia, da Luigi XIV, il Re Sole, a Luigi XVI, vittima della ghigliottina rivoluzionaria. Ma Louis, scelto dai duchi di Cambridge, William e Kate, per chiamare il loro terzo Royal Baby, ha comunque un suono familiare in casa Windsor e non è destinato a stonare sul futuro atto di battesimo. Seppure pronunciato aristocraticamente proprio alla francese, “Lou-ee, not Lou-iss”, come s’è affrettata a precisare la Bbc.

L’annuncio è arrivato a 4 giorni dalla nascita del piccolo il 23 aprile nell’esclusiva Lindo Wing del St. Mary’s Hospital di Londra. Il principino sarà battezzato Louis Arthur Charles, ha fatto sapere Kensington Palace via Twitter e da oggi in poi – ancorché sia per ora un frugoletto di quattro chili – diventa “Sua Altezza Reale Louis di Cambridge”. Omaggio, par di capire, a lord Louis Mountbatten, figura imponente nel ramo maschile di famiglia e ‘martire’ del terrorismo repubblicano dell’Ira.

Louis non era fra le scelte più quotate dai bookmaker per il terzogenito di William e Kate, quinto in linea di successione alla corona di Elisabetta II. Ma era stato già dato come secondo nome al primogenito George nel 2011 ed evocato come ipotetica prima opzione nel 2015, quando poi era venuta invece al mondo la femminuccia Charlotte. Per bilanciare al neonato sono stati affiancati due più classici nomi reali inglesi: Arthur, favorito della vigilia, e Charles, come il nonno erede al trono.

Il nome che conta davvero resta comunque il primo. Louis, appunto, mai associato a un re d’Inghilterra. “Un po’ di sorpresa c’è”, inutile negarlo, commenta Judith Rowbotham, storica della monarchia, “non è un appellativo marcatamente anglosassone. E tuttavia, se anche non si tratta di un nome tradizionale fra i Windsor, va visto come il riconoscimento di un retaggio familiare più ampio, fino a lord Mountbatten”.

Se Charlotte – con i nomi aggiuntivi di Elizabeth e Diana – aveva in qualche modo messo pace fra la nonna e la mamma di William, fra l’anziana sovrana regnante e il ricordo della giovane ‘principessa del popolo’, morta tragicamente ribelle nel 1997, questa volta l’ossequio è agli uomini di casa. Visto che Mountbatten fu il vero e proprio mentore sia dell’ormai 96enne principe consorte Filippo, di cui era zio, sia del principe Carlo, che lo ebbe per padrino e istitutore.

Classe 1900, già viceré dell’India, veterano di guerra, ammiraglio della Royal Navy e Primo Lord del Mare, Louis Francis Albert Victor Nicholas Mountbatten, il Conte Mountbatten di Birmania, fu per decenni una figura chiave a palazzo, fra equilibri di corte e giochi di potere. Un grande vecchio che incarna un’eredità illustre quanto pesante per il nuovo venuto.

Segnata dall’epilogo di sangue del 1979 in Irlanda del Nord, quando l’Ira riuscì a mettere a segno uno dei più clamorosi attentati facendo saltare l’imbarcazione su cui il viceré marinaio navigava nella baia di Sligo. Epilogo d’altronde lontano per il giovane Louis di Cambridge, nato in tempi diversi sullo sfondo ormai di due decenni di pace in terra irlandese. Consolidata, Brexit permettendo.

(di Alessandro Logroscino/ANSA)

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