Italiano muore su Himalaya dopo un volo di 800 metri

Simone La Terra, foto dal sito www.simonelaterra.it

MANTOVA. – Era un alpinista esperto con alle spalle la conquista di cinque dei 14 mitici Ottomila. Una passione per le vette che lo ha tradito proprio quando stava per domare in Nepal il Dhaulagiri, nella catena dell’Himalaya, con i suoi 8.167 metri la settima montagna più alta del mondo. Il corpo di Simone La Terra, 37 anni tra pochi giorni, originario di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, ma da quattro anni residente a Pozzolengo in provincia di Brescia, è stato ritrovato  a 6.100 metri di quota, trascinato per 800 metri da un vento fortissimo che aveva sradicato la sua tenda.

A dare l’allarme  l’alpinista di nazionalità polacca, Waldemar Dominic, suo collega nella scalata. Il corpo è stato recuperato dai soccorritori solo nella prima mattinata, quando ormai i famigliari, i genitori Maria e Lorenzo e la moglie Paola avevano perso ogni speranza. A dare per primo la notizia dell’incidente costato la vita all’alpinista italiano era stato l’Himalayan Times.

La Terra e il compagno polacco erano aggregati ad una spedizione spagnola che puntava a scalare il Dhaulagiri e che aveva installato il campo base a quota 4.750 metri; i due, però, procedevano da soli e, tra sabato e ieri, avevano raggiunto quota 6.100 metri per fissare il loro campo base 2. Ieri mattina hanno deciso di salire fino a 6.900 metri per installare il campo base 3. Ad un certo punto, però, La Terra ha deciso di rinunciare e di restare nella tenda, sferzata da un forte vento.

Quando il collega è ridisceso ha visto la tenda, dove c’era La Terra, letteralmente sollevarsi dalla neve, spazzata via da raffiche impetuose. A quel punto l’amico è sceso al campo base della cordata spagnola e ha dato l’allarme la sera. Solo però nella mattinata di oggi gli elicotteri hanno potuto alzarsi in volo e recuperare la salma, poi trasportata al Tribhuvan University Teaching Hospital di Kathmandu.

Il Consolato Generale d’Italia a Calcutta, in stretto raccordo con la Farnesina, sta seguendo da vicino il caso ed è in contatto con le autorità locali, prestando, fin dalle prime ore, tutta l’assistenza necessaria ai familiari dell’alpinista. “Sulla dinamica, però, nessuno ci ha ancora detto niente di ufficiale” spiega la famiglia che ha chiesto il massimo riserbo alla stampa. La notizia della scomparsa di Simone La Terra ha suscitato profondo cordoglio nel Mantovano, dove l’alpinista era molto conosciuto.

La Terra era tester di capi di abbigliamento estremo per un’azienda produttrice di Asola e nel 2006 aveva scalato il suo primo ottomila. Il collega Fausto De Stefani, in volo verso il Nepal per scalare una cima nell’Himalaya, ha fatto sapere di volersi recare all’obitorio di Kathmandu per rendere omaggio alla salma dell’amico.

(di Sandro Mortari/ANSA)

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