California guida la causa contro Trump su smog auto

EPA/CLEMENS BILAN

NEW YORK. – La California alla guida della ‘crociata’ ambientalista contro Donald Trump e l’allentamento degli standard per le emissioni di auto. Insieme ad altri 16 stati più il Distretto di Columbia presenta un’azione legale contro l’amministrazione, definendo fuori legge il tentativo dell’Agenzia per la Protezione Ambientale (Environmental Protection Agency) di indebolire i parametri che regolano le emissioni delle vetture.

“Stati che rappresentano 140 milioni di americani si sono uniti per fare causa al Fuorilegge Scott Pruitt” dice senza mezzi termine il governatore della California, Jerry Brown, riferendosi al contestato direttore dell’Epa. Brown assicura che si batterà con tutte le sue forze per respingere gli sforzi dell’amministrazione a danno dell’ambiente perché si tratta di una ”questione di vita e di morte” dice.

La causa rappresenta un importante passo in avanti nella battaglia fra la California e la Casa Bianca di Trump sul cambiamento climatico e potrebbe tradursi nelle prossime settimane in una vera e propria guerra. Oltre a indebolire la normativa vigente sulle emissioni, una delle possibilita’ che l’amministrazione sta valutando è quella di rescindere il diritto della California di fissare le proprie norme sulle emissioni di gas serra, di solito più stringenti di quelle vigenti a livello nazionale.

Un diritto sancito dal Clean Air Act del 1970 e con il quale la California guida da anni una rivoluzione ambientalista alla quale si sono uniti nel tempo molti altri stati americani, di fatto spaccando l’America in due. Da un lato la California e gli stati più verdi, dall’altro un’industria automobilistica cara al presidente Donald Trump che chiede norme meno rigide.

Una richiesta che l’amministrazione ha ascoltato muovendo nelle ultime settimane i primi passi legali per rivedere le norme dell’era Obama sulle emissioni: nessuna proposta formale sui possibili nuovi standard è stata avanzata, ma la bozza allo studio dell’Agenzia per la protezione Ambientale allenta drasticamente le norme dell’era Obama che dovrebbero scattare dopo il 2020.

L’industria dell’auto si mantiene alla finestra, consapevole che se da un lato un indebolimento delle regole aiuterebbe gli affari, dall’altro rischierebbe di causare una spaccatura netta, con la California e i 16 stati che la seguono nella causa che rappresentano il 40% del mercato dell’auto americano. Una fetta di mercato importante che Detroit, capitale delle quattro ruote americane, rischierebbe di perdere.

Lascia un commento