Giro, terza tappa: dal deserto del Negev al Mar Rosso

Giro: Bar Refaeli in italiano, corsa rosa "un amore infinito" (Foto Ansa)

BE’ER SHEVA (ISRAELE). – La terza e ultima tappa israeliana del 101/o Giro d’Italia di ciclismo è una scorribanda dal deserto del Negev fino al Mar Rosso. I corridori si muoveranno alle 12,40 locali (le 11,40 in Italia) dalla Strada 406 di Be’er Sheva (sito archeologico, nonché patrimonio dell’Unesco) e concluderanno la propria fatica a Eilat, intorno alle 17,45 locali (le 16,45 italiane), nella centrale Kamen street.

La frazione si annuncia lunga (229 chilometri) e ondulata: verranno attraversate ampie distese di pietre, con il condimento di un paio di salite di scarsa difficoltà, a parte le insidie del caldo. Prima fra tutte la Mitze Ramon, a 840 metri d’altezza, dopo 77 chilometri di corsa, dov’è stato sistemato un traguardo volante che assegnerà 3″, 2″ e 1″. Prima, però, i corridori saranno transitati dall’altro traguardo volante, al chilometro 45,2 di Sde Broker.

Il Gran premio della montagna di giornata (4/a Categoria) è situato dopo 127,8 chilometri, a Faran river, a 322 metri d’altezza, poco dopo il Ramon crater. Infine, la discesa verso il Mar Rosso. Gli ultimi 6 chilometri saranno caratterizzati dalla strettoia di un check-point e da una serie di pericolose rotatorie, se rapportate alla velocità. A 1,6 chilometri dall’arrivo inversione di marcia e rettilineo finale con una sola curva ai -350 metri. E’ la seconda possibilità per i velocisti che vanno a caccia di gloria e di punti.

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