Colombia: Duque-Petro già in campagna per il ballottaggio

Ivan Duque, candidato presidenziale per il Centro Democratico alza il braccio della candidata vice presidente Marta Lucia Ramirez.
Ivan Duque, candidato presidenziale per il Centro Democratico e la candidata vice presidente Marta Lucia Ramirez. (ANSA/AP Photo/Fernando Vergara)

BOGOTA’. – Ivan Duque, il candidato di destra che affronta come favorito il ballottaggio del prossimo 17 giugno, e il suo sfidante di sinistra, Gustavo Petro, hanno già rilanciato le loro rispettive campagne elettorali, appena resi noti i risultati del primo turno delle elezioni presidenziali in Colombia. Duque, candidato dell’ex presidente Alvaro Uribe che ha sfiorato il 40% dei voti, ha lanciato una proposta centrista di unione nazionale nel suo primo discorso dopo la vittoria nelle urne, promettendo di essere “il presidente dell’unità, che governa senza guardare nel retrovisore”.

In contrasto con i toni concilianti del candidato conservatore, Petro (25,09%) ha presentato la sfida del ballottaggio come “l’incarnazione di un duello storico che esiste da tempo nella storia colombiana”, invitando i suoi concittadini a “fare una scelta, se volete un’era di pace o una Colombia in guerra”.

Da parte sua Sergio Fajardo, l’ex sindaco di Barranquilla e candidato indipendente che ha sfiorato il ballottaggio – rimanendo a meno di 1,5% di Petro – ha ringraziato gli elettori di Bogotà, giacché nella capitale è risultato il più votato, con il 33% dei suffragi. I 4,5 milioni di voti raccolti da Fajardo diventano ora il premio da conquistare in vista del ballottaggio del 17 giugno, con un panorama politico segnato da una forte polarizzazione.

L’accordo di pace con le Farc – fortemente osteggiato da Uribe, mentore di Duque – la lotta contro la corruzione politica, la necessità di riforme economiche per ridurre la spesa pubblica e la crisi nella vicina Venezuela, da dove si stanno riversando in Colombia centinaia di migliaia di persone in fuga dalla crisi saranno le questione che domineranno inevitabilmente nelle prossime settimane una campagna elettorale che è di fatto già cominciata.

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