Macron elogia Mattarella. Merkel: “Rispettiamo l’Italia”

Angela Merkel aggiusta il microfono prima del suo intervento in conferenza stampa.
Angela Merkel. EPA/FOCKE STRANGMANN

BERLINO. – Il giorno dopo il naufragio del governo M5S-Lega, la scena politica italiana si rivela teatro della spaccatura fra europeisti e forze antisistema, anche su scala internazionale. Emmanuel Macron elogia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il suo “coraggio”, mentre Angela Merkel esprime “rispetto per la democrazia italiana” in attesa del governo: “Collaboreremo con ogni esecutivo, ma ci sono dei principi”.

Contro l’Ue si scatena invece Marine Le Pen, leader del Front National, che nel veto del presidente a Paolo Savona vede un “colpo di Stato” ispirato da Bruxelles. E torna a farsi sentire anche Steve Bannon, l’ex stratega di Donald Trump, piombato a Roma nei giorni scorsi per assistere alla nascita del primo governo ‘populista’ in un Paese fondatore dell’Ue e rimasto invece a bocca asciutta: “E’ disgustoso che sia stata tolta la sovranità all’Italia”, tuona.

Sullo spettro dell’impeachment, evocato dal Movimento 5 Stelle, in Europa invece non si interviene. “È una situazione interna che deve essere affrontata a livello nazionale”, taglia corto la commissaria alla Giustizia Vera Jurova.

Dopo aver dato il suo sostegno a Giuseppe Conte nei giorni scorsi, primo e unico leader europeo a telefonargli sabato, Macron ora solidarizza con il capo dello Stato: “Ribadisco la mia amicizia e il mio sostegno al presidente Mattarella, che ha davanti a sé un compito essenziale, quello della stabilità istituzionale e democratica del suo Paese. Ed è quello che fa con molto coraggio e un grande spirito di responsabilità”.

Più complicato sbilanciarsi a Berlino, dove la cancelliera osserva gli sviluppi da settimane senza dire una parola: “Il rispetto per la democrazia e le istituzioni democratiche dell’Italia impone di aspettare quale sia il governo che la guiderà e con quali idee si rivolgerà a noi e ai partner europei”, ha affermato per bocca del suo portavoce Steffen Seibert.

Come sempre nell’occhio del ciclone, anche per i violenti attacchi di un articolo dello Spiegel online che neppure Mattarella ha digerito sugli “scrocconi di Roma”, la Germania conosce il problema del populismo (ce l’ha in casa) e la cancelliera cerca parole attente, in un’intervista al Global Solutions Summit. “Non condanno nessun elettore, né in Germania né in Italia – replica all’intervistatore che prova a prendersela con chi vota per gli anti-sistema -. Chi ha la responsabilità politica deve trovare soluzioni ai problemi che muovono la gente”.

Cita i banchieri, “scomparsi con un sacco di soldi, che non dovranno mai più lavorare e hanno provocato moltissimi disoccupati. È giusto che la gente ponga la questione”. Si mostra disponibile anche all’ascolto dei partner: “Anche con la Grecia fu difficile, eppure alla fine si trovò un accordo. Ci vollero molte molte notti per arrivare a un punto di incontro”. “L’Italia è un partner importante, la lite vale la pena”.

Sull’articolo dello Spiegel online, invece, non interviene: un giudizio violerebbe la libertà della stampa in Germania, dice Seibert. “Ma il linguaggio del governo, della cancelliera e dei ministri – sottolinea – è rispettoso”.

Dall’altra parte della barricata, è chiaro come la strategia internazionale dei populisti abbia trovato un banco di prova d’eccezione nel Paese in cui si voterà due volte in un anno, e che ha tanti dubbi ed enormi problemi. “Per la prima volta dal crollo dei regimi autoritari in Europa, un paese europeo viene messo di fronte a un reale colpo di Stato, il cui obiettivo è sovvertire lo scopo delle urne e imbavagliare istituzionalmente la democrazia”, si è agitata la leader dell’estrema destra francese Marine Le Pen.

Mentre per Bannon, il siluramento del governo giallo-verde è un’operazione “fascista e antidemocratica”: “Poteri, capitali e media stranieri hanno preso la sovranità dell’Italia”, accusa l’ideologo del trumpismo. Ma quella di ieri, a parer suo, è stata comunque “una giornata storica, in cui Lega e M5S hanno strappato la maschera ai globalisti. Oggi l’Italia ha un’importanza a livello globale, è al centro del mondo politico”.

(di Rosanna Pugliese/ANSA)

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