Azioni, bond e Btp: l’esperto consiglia che fare

Una mano traccia su uno schermo diversi grafici
Dove investire nel 2018

MILANO. – Mantenere la calma, sfruttare le opportunità, proteggersi dai rischi. Queste le indicazioni di un analista ai risparmiatori in un momento di ‘burrasca’.

TITOLI DI STATO ITALIANI

Avere titoli come i Btp in portafogli “se tenuti fino a scadenza, non comporta perdite” spiega Vincenzo Longo, di Ig Italia. Certo, il rendimento dei bond di vecchia emissione sarà più basso, ma sono titoli sicuri perché “il rischio default Italia viene escluso dagli osservatori”. Per chi invece vuole acquistarne di nuovi “il rendimento al 3% può ‘ingolosire'”.

AZIONI

Qui il grado di rischio “si innalza. Investire può essere una opportunità, ma mettendoci solo una parte del capitale”. Per Longo non si sono ancora raggiunti i minimi. “Per comperare, bisogna ancora aspettare, ci attendiamo altri cali”.

FONDI E PIR

I Pir infatti sono “puntati su su aziende a piccola e media capitalizzazione italiane che generano i loro ricavi per lo più in Italia”. Il settore è cresciuto molto e potrebbe più “essere soggetto ad incertezza”. Quindi non si deve vendere (anche per non perdere il vantaggio fiscale) ma valutare attentamente se si investe.

CORPORATE BOND

Bisogna puntare “sulle aziende con i rating più alti” sapendo che un eventuale downgrading dell’Italia si rifletterebbe sui rating aziendali. Quindi meglio “fare una selezione accurata, scegliendo imprese che hanno all’estero la fonte dei loro ricavi”, o in materie prime, “come il petrolio”.

MUTUI PER INVESTIMENTI IMMOBILIARI

Per chi vuol comperare casa “potrebbe essere l’ultima chiamata”. Lo spread in rialzo trascina i tassi dei mutui, oggi “ancora su livelli accettabili” ma “se dovesse crescere ancora diventerebbero molto elevati”.

VALUTE ESTERE E ORO

I portafogli più interessanti “sono in dollari, in forte crescita” o “bond Usa, visti i rendimenti dei Treasury”. Anche oro, yen o franchi svizzeri sono una buona opzione. Come i bund tedeschi. Visti i bassi rendimenti sono investimenti “a fini di protezione”.

CONTI CORRENTI E LIQUIDITA’

I “depositi fino a 100.000 euro sono garantiti” ricorda Longo. Alcuni risparmiatori potrebbero mantenersi “liquidi per sfruttare le opportunità”. Ma se le tensioni politiche dovessero ricomporsi, i mercati potrebbero tranquillizzarsi, poichè i fondamentali dell’economia sono buoni. Mantenersi liquidi ma “non per troppo, perché se il mercato riparte si rischia di rimanere tagliati fuori”.

(di Giorgia Bentivogli/ANSA)

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