La Uefa avvisa Milan e Inter: “Attenti alla proprietà”

Marco Fassone, a.d. del Milauna.n, seduto in trib
Marco Fassone, a.d. del Milan

MILANO. – “Già adesso la Uefa valuta con attenzione la sostenibilità finanziaria dei soci di riferimento. Soprattutto per le società che richiedono ricapitalizzazioni continue, l’apporto dei soci diventa fondamentale”. Durante la presentazione del Reportcalcio della Figc, l’osservazione di Andrea Traverso, managing director financial sustainability & research della Uefa, sarà stata inevitabilmente ascoltata con attenzione in platea dai dirigenti del Milan, che si è appena visto respingere il settlement agreement e nel giudizio di giugno rischia anche l’esclusione dalle coppe europee.

Sarebbe un danno per il calcio italiano, condivide il dg della Figc e vicepresidente Uefa, Michele Uva, senza esprimere giudizi sul caso: “Sento molti dire che la Figc non aiuta il Milan. Ma il Financial Fair Play è un processo è diretto fra il club e la Uefa. La Federazione non conosce le carte”.

Può riguardare l’Inter, invece, un’altra osservazione di Traverso, a proposito di proprietà che concedono prestiti alle squadre anziché fare aumenti di capitale. “C’è il rischio che società basate su questo modello possano sforare il nuovo indice di sostenibilità”, ha spiegato il manager italiano illustrando la riforma, che entrerà in vigore a giugno e, fra l’altro, prevede controlli ‘a priori’: in sostanza, chi da questa estate farà spese folli con una situazione debitoria elevata, come un anno fa Psg, Milan e Manchester City, dovrà dimostrare alla Uefa di avere un budget finanziariamente sostenibile per evitare sanzioni nella stessa stagione.

Le misure riguardano anche trasparenza (bilanci pubblici), armonizzazione dei principi contabili, riduzione dei tempi di monitoraggio e verifica, sviluppo del calcio giovanile e femminile.

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