Azzurri alla prova Francia, Mancini: “Test per crescere”

Roberto Mancini a centrocampo dirige l'allenamento degli azzurri a Coverciano.
Roberto Mancini dirige l'allenamento degli azzurri a Coverciano. ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

ROMA. – Francia-Italia non è mai stata una partita come tutte le altre. Né tantomeno un’amichevole. Con ogni probabilità non lo sarà nemmeno domani, a Nizza, dove ‘Bleus’ e azzurri si ritroveranno per disputare un match con un significato e un’utilità diversi per ciascuna Nazionale. Per la squadra guidata da Didier Deschamps sarà un test importantissimo in chiave Mondiali, per la formazione guidata da Roberto Mancini un match che può dire tanto sul valore complessivo di una squadra appena nata.

Il ct degli azzurri lo ha definito un test contro “una delle candidate a vincere il Mondiale in Russia”. Mancini, alla seconda panchina con la Nazionale – dopo il vittorioso esordio sull’Arabia Saudita – sa che il match di Nizza contro i ‘Bleus’ avrà un sapore e uno spessore diverso rispetto al confronto con gli arabi, pure loro in piena preparazione per i Mondiali.

“Sono curioso di vedere come ci comporteremo contro una squadra che sta più avanti di noi, una candidata a vincere il Mondiale in Russia – dice, in conferenza stampa -. Sarà un buon test per noi e sarà importante avere un buon comportamento in campo”, aggiunge Mancini, che non teme figuracce: “Speriamo di non farne. Sono fiducioso, la Francia è una squadra molto forte, che ha iniziato il proprio percorso diversi anni fa”, spiega Mancini, che resta abbottonato quando gli chiedono lumi sulla formazione da opporre ai ‘cugini’ d’oltralpe.

A cominciare dall’impiego o meno di Mario Balotelli che, se domani giocasse, con Bonucci in panca, potrebbe anche portare i galloni di capitano (“in Nazionale vige la regola che è capitano chi conta il maggior numero di presenze. Ragion per cui, se capita che tra gli undici fosse Balotelli ad avere più partite alle spalle, sarebbe lui il capitano”, ammette il ct).

Una possibilità che richiama alla memoria lo scialbo striscione di San Gallo contro l’attaccante azzurro. “Lo striscione contro Balotelli? Purtroppo capita, ma non dovrebbe mai succedere – taglia corto Mancini – fa parte delle cose brutte che si verificano. Per domani Mario è in dubbio, domattina valuteremo se scenderà in campo. Il sistema di gioco potrebbe anche variare, dipende da chi giocherà. Abbiamo tanti giovani e bisogna fare esperienza velocemente. Queste partite servono anche a dare la possibilità a chi ha meno esperienza internazionale di farne, anche a rischio di non fare le cose benissimo”.

Poi, sulla possibilità che l’attaccante resti a Nizza, aggiunge: “Deve trovare la miglior squadra possibile. È importante che giochi, continui a far gol e anche a migliorare”.

Sulla formazione, “Insigne è probabile che giochi, sceglieremo domani – fa sapere il ct -. Criscito è piuttosto stanco, De Sciglio un po’ meno. Pellegrini ha buone chance di scendere in campo. In porta, invece, giocherà sicuramente Sirigu”, che peraltro parla il francese, essendo un ex del Paris Saint-Germain.

L’ultima battuta di Mancini è sulla Var: “Ero contrario, ma devo ammettere che è utile: risolve casi clamorosi”.

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