Putin-Xi star dell’anti-G7 in Cina, con l’ipotesi Kim

Vladimir Putin e Xi Jinping: si stringono le mani in Cina.
Vladimir Putin e Xi Jinping: si stringono le mani in Cina.

PECHINO. – L’anti-G7 in Cina si rafforza sull’asse tra i presidenti Xi Jinping e Vladimir Putin: le relazioni tra Cina e Russia, hanno assicurato all’unisono nella solennità della Grande sala del popolo di Pechino dopo il bilaterale, sono salite ai “livelli più alti di sempre”.

Al via, pertanto, il 18esimo vertice della Shanghai Cooperation Organisation (Sco) di Qingdao sarà l’occasione per i due partner di cementare i legami col blocco Eurasiatico (ex repubbliche sovietiche di Kazakhstan, Kyrgyzstan, Tajikistan e Uzbekistan), Pakistan e (sia pure con distinguo e diffidenze) India. Mentre l’Iran, tra i Paesi osservatori, avrà l’opportunità di rodare nuove opzioni dopo la rottura con gli Stati Uniti e le nuove sanzioni.

Russia e Cina faranno “tutto il possibile per preservare l’accordo sul nucleare iraniano” del 2015 dopo “il deludente ritiro unilaterale Usa dall’intesa”, hanno affermato Putin e Xi nella dichiarazione congiunta, assicurando il loro sostegno anche con altro interscambio commerciale. A margine dello summit nella città dello Shandong non è escluso, almeno da Seul, l’arrivo a sorpresa del leader nordcoreano Kim Jong-un che, in vista del summit del 12 giugno di Singapore con Trump, potrebbe avere incontri con Xi e Putin.

Uno scenario tutto diverso dalla spaccatura senza precedenti al G7 canadese, con le divergenze tra Trump e gli alleati su dazi e commercio che hanno portato il presidente Usa ad annunciare la partenza dopo la prima giornata per volare da Kim a Singapore, evitando il secondo giorno e le foto di gruppo.

A Pechino, Xi e Putin hanno ostentato affiatamento: hanno firmato contratti (come i 4 reattori che l’agenzia atomica russa Rosatom costruirà in Cina); assicurato il ritorno degli scambi commerciali nel 2018 a 100 miliardi di dollari oltre i massimi del 2014 e la crisi della Crimea; esteso la collaborazione anche a trasporti e ricerca spaziale.

Pechino e Mosca, messi all’indice come “antagonisti” nelle strategie sulla sicurezza nazionale di Washington, hanno risposto ampliando la loro cooperazione economica, politica e militare. Per questo, la richiesta maldestra di Trump ai partner del G7 di far ritornare Mosca nel formato G8 è stata respinta al mittente dal portavoce di Putin, Dmitri Peskov: “La Russia si concentra su altri formati”, ha affermato, quando anche il fronte delle sanzioni nell’Ue è sempre più instabile.

Xi ha insignito il capo del Cremlino della Medaglia dell’Amicizia, prima del genere dall’istituzione dell’onorificenza a luglio 2017 per simboleggiare i legami tra il popolo cinese e gli stranieri. Un gesto che ha ricambiato la medaglia dell’Ordine di S.Andrea Apostolo, il più alto riconoscimento russo, che lo stesso Putin diede a Xi a luglio 2017 a conferma della solida relazione tra i due Paesi e i due leader.

In serata, sulla rotta di avvicinamento a Qingdao, un altro gesto di riguardo del presidente cinese all’illustre ospite: insieme hanno assistito a Tianjin a una partita tra le nazionali giovanili dei due Paesi di hockey su ghiaccio, sport amato da Putin.

(di Antonio Fatiguso/ANSA)

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