Primo raduno degli emigranti italo-venezuelani nel Santuario di San Gabriele

Foto ricordo degli emigranti partecipanti al Raduno sul sagrato del Santuario
Foto ricordo degli emigranti partecipanti al Raduno sul sagrato del Santuario

CARACAS. – Si è concluso con grande successo il 1° Raduno deli Emigranti, organizzato dall’associazione Alma Criolla, presso il Santuario di San Gabriele ad Isola del Gran Sasso.

I numerosi pellegrini emigranti sono stati ricevuti da Padre Natale sulla Porta degli Emigranti, e con essi ha condiviso la Storia della Porta e del valore che la stessa ha per il Santuario. Narrando sinteticamente com’è avvenuta la sua realizzazione, ma soprattutto il sentimento della devozione verso il Santo Patrono d’Abruzzo protettore degli Emigranti. A tal proposito, Padre Natale, sofferma la sua attenzione sugli aiuti dei numerosi emigrati sparsi in tutto il mondo ed in particolare le varie Associazioni di emigrati abruzzesi che hanno contribuito alla realizzazione della Porta.

Padre Natale narra la storia della Porta degli Emigranti

Continua Padre Natale nella sua narrazione, soffermandosi sul lato sinistro centrale della Porta dove simboleggia la Regione Abruzzo, di cui San Gabriele, per l’appunto, è patrono oltre ad essere il santo degli abruzzesi nonché loro protettore. Il culto di San Gabriele è diffuso nei cinque continenti, soprattutto grazie agli emigrati abruzzesi che lo hanno fatto conoscere ovunque. In particolar modo in Australia, Canada, USA, Venezuela, Argentina, Cile, Brasile, Uruguay, Belgio.

Il coro di Alma Criolla

Terminato il cerimoniale sulla Porta, si è svolta la Santa Messa all’interno del Santuario dove si è esibito con grande ammirazione il Coro di Alma Criolla, diretto da Carlos Manuel Saravia.

Al termine della cerimonia il Presidente, Eduardo Gomez, ed il Vice-Presidente Serafino Ciardelli, ringraziano Padre Natale per la calorosa accoglienza, tutti i componenti del coro che in brevissimo hanno magnificamente rappresentato tutte le canzoni della messa svoltasi alle ore 11, compreso il brano di chiusa dedicato alla Santa patrona del Venezuela “Virgen de Coromoto” in lingua spagnola, a tutte le persone che sono intervenute ed infine un grazie speciale a tutti gli amici del direttivo che hanno lavorato con costanza, tenacia e passione per la buona riuscita dell’evento.