Boom street food, mille imprese in più in cinque anni

Un venditore ambulante di cibo e la folla in attesa
Vendita cibo di strada durante una fiera (Guido Montani Fargna)

ROMA. – Tante, variegatissime, giovani e multietniche. E’ questo il ritratto delle imprese di street food in Italia, perlopiù microaziende che negli ultimi anni stanno conoscendo un vero e proprio boom con 1.000 nuove apertura negli ultimi 5 anni.

La ristorazione su due ruote infatti, secondo i dati di Unioncamere Infocamere è passata dalle 1.717 attività del 2013 alle 2.729 attuali. E se Milano e Roma sono le capitali del cibo da strada un elevato apporto al settore arriva dagli under 35. Le loro 600 imprese rappresentano oggi il 22% delle oltre 2.700 attività di ristorazione da passeggio.

Negli ultimi cinque anni i giovani che hanno puntato su questo segmento sono stati poco più di 100 (+23,9% la crescita della componente under 35 nel periodo). Un ruolo meno determinante ma comunque consistente lo giocano anche gli imprenditori stranieri. Sono 327 le imprese gestite da persone non originarie dell’Italia, 112 (+52,1%) quelle aggiuntive rispetto al 2013.

La ristorazione on the road è diffusa soprattutto nelle grandi città: Milano e Roma, infatti, sono affiancate in testa con 181 realtà, seguite a distanza da Torino con 130. A seguire si incontrano città medio-grandi del Sud come Lecce (128), Napoli (94), Bari (73) e Catania (71). A livello regionale, la classifica dei primi tre posti vede al vertice la Lombardia (389 imprese), seguita dalla Puglia (295) e dal Lazio (271).

Osservando la crescita nel periodo considerato, i dati mostrano invece l’aumento più marcato in Umbria, dove le imprese del settore sono passate da 11 a 27 in cinque anni. A seguire la Calabria, passata da 27 a 62 e la Lombardia, dove le attività legate al cibo “on the road” rispetto al 2013 sono più numerose di 198 unità (da 191 a 398).

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