Ronaldo: nel pantheon Juve con Sivori, Platini e Zidane

Cristiano Ronaldo con la casacca della nazionale del Portogallo durante il mondiale Russia 2018, mentre prende fiato con le mani appoggiate alle ginocchia.
Cristiano Ronaldo con la casacca della nazionale del Portogallo durante il mondiale Russia 2018. (EPA/MOHAMED MESSARA)

ROMA. – Cr7 a Torino è il colpo dell’anno, una febbre che sta contagiando i milioni di tifosi juventini, ma che stimola e attrae tutto il mondo del pallone italiano. Ad accoglierlo non ci saranno 70 mila persone adoranti, come e’ accaduto nel luglio di 33 anni a Diego Armando Maradona allo stadio San Paolo, ma mediaticamente l’impatto sara’ ancora maggiore.

La serie A vivrà con i riflettori puntati delle televisioni mondiali. Sarà un ritorno all’antico quando la collezione di campioni era al completo: dall’altro Ronaldo a Maradona, da Zico a Falcao, dagli olandesi del Milan di Sacchi ai tedeschi dell’Inter del Trap. Erano i mitici anni 80-90 del pallone quando l’Italia attraeva campioni, i club si imponevano nelle coppe e la serie A veniva ritenuto il campionato più bello del mondo.

Ora che il torneo è meno ricco ed è subalterno alla Premier e alla Liga, l’arrivo di Ronaldo è una vetrina unica che porterà benefici a tutti. La Juve, che si impegna economicamente in maniera gravosa per un giocatore di 33 anni, avrà una carta decisiva per il suo assalto alla Champions, oltre al traino del marchio Cr7. Cristiano Ronaldo ha vinto la massima rassegna continentale cinque volte e in 11 anni ha segnato 120 gol, 18 di più di tutti quelli siglati nello stesso periodo dalla Juventus.

Il suo approdo a Torino lo fa diventare il campione più famoso della storia juventina, che pure vanta una serie impressionante di giocatori di talento che hanno segnato varie epoche del calcio. Ma lui ha vinto 5 palloni d’oro (record che divide con l’arci-nemico Leo Messi) e nel pantheon bianconero sono stati nove i trofei conquistati da sette giocatori: tre volte consecutive da Michel Platini dal 1983 al 1985, una volta da Omar Sivori (1961), Paolo Rossi (1982), Roberto Baggio (1993), Zinedine Zidane (1998), Pavel Nedved (2003) e Fabio Cannavaro (2006).

Ronaldo è’ anche l’acquisto più caro della storia juventina, che nel ricambio dei dirigenti si è sempre segnalata per l’oculatezza degli investimenti, negli ultimi anni anche parametri zero e ricche plusvalenze, e nella collezione di campioni. E’ raro che la Juve abbia sbagliato un colpo.

Si parte nel primo dopoguerra con l’ingaggio di Rosetta nel 1924 (che scatenò una battaglia giudiziaria) , poi Giovanni Ferrari nel 1930 e Luis Monti nel 1931, ma il mercato entra nel vivo nel 1957 con l’approdo del gallese John Charles (65 mila sterline) e del ‘cabezón’ Omar Sivori (190 milioni).

Con Allodi e Boniperti comincia l’era del Trap e gli arrivi di Dino Zoff ( 600 milioni), Gaetano Scirea (700), Marco Tardelli (950), Pablito Rossi (quasi 3 miliardi) e soprattutto Michel Platini, affare da 250 milioni strappato all’Inter con un blitz notturno.

Boniperti prende poi a 5 miliardi Alex Del Piero, a 40 Gianluca Vialli, a 25 Roberto Baggio scatenando la guerriglia a Firenze, poi il potere passa alla triade Moggi-Giraudo-Bettega. Arrivano Pavel Nedved per 75 miliardi, il grande affare Zinedine Zidane a 7.5 mld , David Trezeguet (45 mld), Gianluigi Buffon (valutazione 105 mld), Fabio Cannavaro (scambio alla pari col portiere Carini dell’Inter).

Nel dopo calciapoli e il purgatorio in B la Juve riparte alla grande coi 7 scudetti di fila di Conte e Allegri. Tra gli altri Marotta prende a parametro zero Paul Pogba e Andrea Pirlo, ingaggia Leonardo Bonucci a 15.5 milioni, Arturo Vidal a 12.5, Paulo Dybala a 40, Douglas Costa a 46 oltre a versare la clausola rescissoria di Miralem Pjanic a 32 e di Gonzalo Higuain a 90. Proprio l’argentino era stato l’acquisto più oneroso della storia juventina.

Ora con Ronaldo ogni record viene stracciato per uno dei più grandi attaccanti di tutti i tempi, che ha segnato 483 gol in 667 gare. Negli ultimi nove anni al Real Madrid ha tenuto la media strabiliante di 311 gol in 292 partite.

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