Il Pd riparte dalle periferie. Martina: “Noi partito di strada”

Primo piano di Maurizio Martina con una raffica di microfono davanti
Martina suona al carica al Pd

ROMA. – “Non ho nessuna pretesa che il quartiere si entusiasmi per una riunione della segreteria del Pd, non sono così arrogante. Ma noi vogliamo essere un partito di strada”: Maurizio Martina ha scelto la borgata romana di Tor Bella Monaca per la prima riunione della segreteria unitaria del Pd, sebbene sia consapevole che non sarà solo con scelte simbolico che i Dem invertiranno la rotta.

Ma da qualche parte si doveva cominciare e la scelta di un quartiere periferico ad alto tasso di disagio sociale piaciuta a tutti i nuovi membri della segreteria, il cui primo atto è stato discutere del decreto dignità. Dalla riunione è emersa la consapevolezza che dall’opposizione alle misure del governo si potrà riaprire il dialogo con i ceti sociali.

A “Torbella”, estrema periferia est della capitale, alle comunali del 2016 il Pd è crollato al 13%, ma proprio lì è partita la rinascita dei circoli. Quello precedente è stato chiuso, perché vi erano esponenti legati a Mafia Capitale, e il nuovo è stato affidato ad un gruppo di ragazzi. Appena 20 giorni fa il segretario Maurizio Martina vi aveva fatto una lunga riunione con gli iscritti, mentre il presidente Matteo Orfini è un habitué: “la cosa importante – spiega Orfini – e’ la continuità. Occorre un lavoro lungo e paziente”.

Nessuno si illude ma la strada è questa, tanto è vero che le prossime tappe saranno lo Zen di Palermo(domani), e poi due quartieri difficili di Napoli e Torino dove consolidare la presenza. “L’importante – dice Martina – è che le future scelte politiche siano coerenti con questi atti simbolici”.

Ed ecco che la prima iniziativa è la richiesta al governo di attuare il Piano periferie approvato dai precedenti esecutivi a guida Pd. Ma la maggior parte della riunione è stata dedicata al dl dignità. Erano anni che non si teneva una segreteria dedicata ai provvedimenti parlamentari, ma Martina ha detto ai presenti, ricevendone l’assenso, che da una buona opposizione parlamentare si possono riaprire i canali di interlocuzione con le categorie sociali.

Sul dl dignità, per esempio, non solo il mondo imprenditoriale è in subbuglio ma anche una parte del sindacato ha perplessità. Ma è anche vero che la Cgil ha invece promosso il provvedimento. Al Pd il difficile compito di recuperare dunque il dialogo anche con la Confederazione di Susanna Camusso. Martina ha dunque annunciato che il Pd presenterà emendamenti che incentivano i contratti a tempo indeterminato facendoli costare di meno, in alternativa alla stretta sui contratti a tempo prevista dal decreto. Un uovo di Colombo la cui efficacia nel dialogo con tutte le parti sociali sarà verificata nei prossimi giorni.

(di Giovanni Innamorati) (ANSA)

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