Trump attacca l’Europa per Google: “Si approfitta di noi”

Il logo do Google
Logo di Google (Foro Archivio ANSA/AP Photo/Matt Rourke, File)

NEW YORK. – Nuovo attacco di Donald Trump all’Europa. A far scattare l’ira del presidente americano è la maxi multa da oltre 4 miliardi di euro inflitta da Bruxelles a Google. ”Si approfittano di noi. Ma non ancora per molto” twitta Trump, alzando i toni dello scontro con l’Unione Europea in vista della visita alla Casa Bianca del presidente della commissione Ue Jean Claude Juncker, in calendario il 25 luglio.

La sanzione comminata da Bruxelles a Mountain View si inserisce in un momento di alta tensione nei rapporti fra le due sponde dell’Atlantico, soprattutto dal punto di vista commerciale con la guerra dei dazi in corso. E la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare nel caso in cui Washington decidesse di andare avanti con l’imposizione di dazi all’import di auto.

”E’ ancora troppo presto” per dire se l’amministrazione Trump procederà su questo fronte, afferma il segretario al Commercio americano, Wilbur Ross. Il governo sta infatti ancora esaminando – mette in evidenza – se è percorribile o meno la strada dell’imposizione di dazi sulla base di motivi di sicurezza nazionale, come deciso per quelli sull’acciaio e l’alluminio varati all’inizio dell’anno.

Le case automobilistiche sono già sul piede di guerra. In una serie di audizioni in corso al Congresso e in una lettera aperta a Trump e all’amministrazione, affermano senza mezzi termini che i dazi all’import di veicoli e componenti sarebbero una ”tassa per i consumatori”. L’Alliance of Automobile Manifacturers, che rappresenta 12 delle maggiori case automobilistiche, rincara poi la dose: rischiano di innescare un ”effetto domino” con conseguenze negative per i lavoratori americani e l’economia.

Nessuno nomina esplicitamente il caso Harley Davidson, che ha deciso di spostare parte della produzione fuori dagli Usa per aggirare i dazi europei imposti in ritorsione a quelli varati da Trump. Ma l’esempio del marchio icona delle moto potrebbe ‘ispirare’ altri costruttori a spostare la produzione, sulla scia dei timori che eventuali dazi sulle auto possano innescare azioni ritorsive a catena dalle quali rischiano di essere schiacciati.

Trump comunque – secondo indiscrezioni – sarebbe intenzionato ad andare avanti sui dazi alle auto, noncurante del pressing per fargli cambiare idea. E noncurante degli alleati europei, che critica – nonostante la sua avversione alla Silicon Valley – per Google. ”Ve lo avevo detto! – afferma – L’Unione Europea ha dato uno schiaffo da cinque miliardi di dollari a una delle nostre grandi società, Google”: l’Ue ”si è veramente approfittata degli Stati Uniti, ma non ancora per molto”.

Lascia un commento